Scienza

Ma lo sapevate che non ci tocchiamo mai davvero?

Ci avete mai pensato che ogni singolo istante della nostra esistenza siamo a contatto con qualcosa? Anche se siamo in aria, il nostro corpo sta comunque a contatto con qualcosa di fisico. Eppure, a livello atomico la realtà ci dice che non è vero che tocchiamo un’altra cosa. La struttura atomica in effetti influenza la percezione che l’uomo ha e ci fa percepire un contatto, più strettamente un tocco visto che usiamo spesso le mani, che in realtà non esiste.

Un segreto invisibile che la scienza ci spiega: non ci tocchiamo mai sul serio

La percezione del tocco, quella sensazione di contatto che riteniamo così reale e tangibile, è in realtà un’illusione a livello atomico. Ogni oggetto che ci circonda, inclusi noi stessi, è composto da atomi. Questi costituenti fondamentali della materia sembrano solidi e compatti, ma se li esaminiamo più da vicino, scopriamo che sono per lo più vuoti.

Immaginiamo di avere miliardi di atomi su un dito; a logica, o meglio a naso, pensiamo che questi atomi si tocchino quando avviciniamo un dito a un oggetto. Ad esempio pensate di spostare un mobile: il contatto tra la mano e la parete del mobile è effettivamente tangibile.

Anche se in inglese, questo video credo che spieghi benissimo

Tuttavia, la realtà è sorprendentemente diversa. Gli atomi sono composti da un nucleo centrale, che ospita protoni e neutroni, circondato da elettroni che orbitano. Se consideriamo le proporzioni atomiche e le vedessimo da vicino, questi orbitano a grandissima distanza. Questa configurazione fa sì che, nonostante la nostra percezione, due atomi vicini non si tocchino mai realmente.

La ragione di questa apparente contraddizione risiede nella natura degli elettroni, particelle cariche negativamente. Quando due atomi si avvicinano, le loro nubi elettroniche si respingono a causa delle cariche simili. Ciò che percepiamo come tocco è in realtà la forza repulsiva generata dall’interazione delle cariche elettriche. Questo principio si applica a tutti i livelli: a partire dal letto in cui ci svegliamo la mattina a una maglia che indossiamo, da una sedia su cui poggiamo il sedere a una scarpa che indossiamo normalmente. Ogni tipo di contatto funziona in questo modo.

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Gianluca Cobucci

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