Sì, lo so… Non siete d’accordo con il titolo ma credetemi, la dimensione del nostro pene sta aumentando e non è una cosa positiva. A dirlo non sono io ma la scienza, e fra poco vi farò vedere perché. Ma prima un incipit: negli ultimi trent’anni, si è assistito ad un aumento significativo delle dimensioni medie del pene in erezione. Questo fenomeno, emerso da un’analisi dettagliata che ha preso in esame i dati raccolti a partire dal 1942, solleva interrogativi inaspettati sulle implicazioni per la salute riproduttiva maschile.
Analisi di una crescita inaspettata: una nuova pubertà?
Un’analisi condotta su una vasta scala ha esaminato le dimensioni del pene di n in tutto il mondo, raccogliendo dati da studi condotti nell’arco di otto decenni. La ricerca ha escluso qualsiasi dato autosegnalato, accettando solo le misurazioni effettuate da investigatori, dalla base del pene (giunzione pubo-penile) alla punta del glande.
Il team di ricercatori ha scoperto che, sebbene la lunghezza del pene flaccido o in estensione sia rimasta invariata, la lunghezza in erezione è aumentata significativamente.
L’aumento della lunghezza in erezione è stato evidente in diverse regioni del mondo e in tutte le fasce d’età. Dopo aver regolato i dati per regione geografica, età del soggetto e popolazione di soggetti, è emerso che la lunghezza del pene in erezione è aumentata del 24% negli ultimi 29 anni, passando da 12,3 a 15,2 centimetri.
Cosa significa e perché è preoccupante
Il team di ricerca era stato inizialmente motivato a condurre tale analisi a causa delle tendenze osservate in altre aree della salute riproduttiva maschile, come il calo del conteggio degli spermatozoi. Tuttavia, invece di una riduzione, hanno scoperto un aumento delle dimensioni del pene.
Il professor Michael Eisenberg (un nome, una garanzia), urologo presso Stanford Medicine, suggerisce che tale fenomeno potrebbe essere il risultato di cambiamenti ambientali, come l’esposizione a sostanze chimiche che interagiscono con i nostri sistemi ormonali. Questi agenti endocrini-disruptive presenti nell’ambiente e nella nostra dieta, possono alterare lo sviluppo genitale, così come hanno accelerato l’inizio della pubertà in ragazzi e ragazze.
L’aumento osservato in un periodo relativamente breve suggerisce che “qualcosa di potente” sta influenzando i nostri corpi, afferma Eisenberg. Il team ritiene che sia essenziale confermare questi risultati e, se confermati, determinare le cause dietro questi cambiamenti, vista l’importanza che potrebbero avere per la salute riproduttiva maschile.
Sebbene possa sembrare una notizia positiva o neutra per alcuni, le implicazioni legate alla salute riproduttiva rendono essenziale un ulteriore esame di questo fenomeno.
Fonte | Worldwide Temporal Trends in Penile Length: A Systematic Review and Meta-Analysis
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