Giorno dopo giorno penso a quanto i giovani (io compreso, anche se sono dentro gli enta) siamo dentro i social media. Ne facciamo letteralmente parte e non c’è un momento della giornata che non ne facciamo uso. La paura di essere tagliati fuori, o FoMO, è un fenomeno sempre più diffuso ed è alimentato proprio dal loro uso. Ma cosa è nello specifico e come si combatte?
Come affrontare la paura di essere esclusi: consigli per i giovani
La “Fear of Missing Out” è un concetto psicologico che descrive la paura di essere esclusi da esperienze ritenute importanti o gratificanti. Questa sensazione è amplificata dalla pervasività dei social media, piattaforme dove vengono costantemente esposti momenti selezionati della vita altrui, spesso idealizzati e lontani dalla realtà quotidiana. Adolescenti e giovani adulti si ritrovano così a confrontare la propria vita con quella degli altri, alimentando insicurezze e sentimenti di non appartenenza. Vale la pena ricordare che l’uso dei social ha alimentato anche la crescita di nuove ansie.
Studi recenti hanno evidenziato come la FoMO sia correlata a diversi fattori di rischio, quali l’insicurezza personale e una costante tendenza al confronto sociale. La natura selettiva dei contenuti condivisi online contribuisce a una visione distorta della realtà, inducendo gli utenti a credere di essere l’unico a non vivere esperienze significative. Questo stato di costante confronto può deteriorare il benessere mentale, incrementando ansia, stress e percezioni di solitudine.
Tuttavia, non mancano i fattori protettivi capaci di mitigare l’impatto della FoMO, tra cui il supporto sociale percepito, la comunicazione efficace con adulti di riferimento e la promozione di un’identità solida e indipendente dall’approvazione online. L’educazione digitale emerge come strumento fondamentale per equipaggiare i giovani con le competenze critiche necessarie a navigare consapevolmente nell’ambiente digitale, promuovendo un uso più sano e informato dei social media.
Le strategie di coping per affrontare la FoMO includono la valorizzazione delle interazioni faccia a faccia e delle esperienze offline, nonché l’incoraggiamento verso attività che promuovano l’autostima e il benessere personale al di là della validazione digitale. È fondamentale, inoltre, instaurare momenti di “detox” digitale, durante i quali gli adolescenti possano disconnettersi dai social media, riconnettendosi con se stessi e con il mondo reale.
