Youtube chiude a causa dell’art 13? E se succedesse davvero?

Dopo un video di Favij che ha inquietato tutti per la gravità dell'affermazione, ci chiediamo cosa accadrebbe se Youtube, all'improvviso, chiudesse per davvero.

Youtube chiude per davvero? Procediamo con calma… Il video di Favij intitolato “Youtube potrebbe chiudere” ha fatto tremare gli utenti, ma capiamo prima cosa sta succedendo e poi immaginiamo cosa accadrebbe se la piattaforma chiudesse davvero.

Google vs Unione Europea

Sono giorni di grande passione per Youtube e tutti i suoi utenti. Si è detto di tutto nelle ultime due settimane, anche che come dicevamo, la nostra piattaforma di streaming preferita starebbe per chiudere. La disputa è piuttosto confusa e vede da una parte Youtube, o meglio Google che ne è proprietaria, e dall’altra l’Unione Europea, che in questi mesi sta studiando una nuova direttiva sul diritto d’autore.

A parteggiare per l’una o per l’altro schieramento, entrano in gioco gli youtuber che al grido di #saveyourinternet hanno difeso la piattaforma per i video, o hanno scelto di combattere al fianco dell’Unione Europea in polemica con i primi. Al centro di questa rissa mediatica c’è la grande massa del pubblico del web che ha assistito quasi del tutto inerme al duro confronto, come se fosse una telenovella e non capendoci granché; ma commentando ugualmente, spolliciando, condividendo e blablando. Ordinaria amministrazione insomma.

Sembrerebbe, però, che l’oggetto del contendere sia tutt’altro che una sciocchezza, dato che si  tratta del nuovo codice di comportamento da utilizzare online in materia di copyright, sicurezza informatica e tante altre belle cose. Solo in Italia sono scesi in campo youtuber potentissimi quali il gia citato Favij, Willwoosh, Marco Montemagno, i PlayerInside, Dellimellow, WesaChannel e tanti altri. Il tutto influenzato anche dall’invito da parte della stessa Youtube a parlare del tema.

Per comprendere meglio la situazione, si consiglia la visione di un video molto completo, realizzato da una persona che ha scelto di portarsi a casa la pagnotta proprio parlando di questi argomenti che è Giorgio Taverniti, uno dei più importanti SEO italiani e divulgatore.

Youtube chiude per davvero?

L’esercizio di fantasia che vogliamo fare adesso è quello di immaginare un mondo senza Youtube, da domani mattina. L’idea che una cosa del genere possa accadere è abbastanza improbabile, ma non impossibile, e non solo a causa del tanto discusso art. 13.

Ci siamo abituati per anni alla presenza di contenuti da guardare in ogni situazione che forse la mancanza del sito che ci diceva “Bradcast Yourself”ci farebbe molto più effetto di quanto non pensiamo. Si caricano decine di milioni di ore di video all’anno, se ne visualizzano miliardi e le interazioni sono altrettante. Ognuno di noi ha i propri canali preferiti, ascoltiamo musica, facciamo quattro risate con gli amici, studiamo con Youtube. Tutto questo grazie a una planetaria rete di creativi o semplici persone che hanno voluto semplicemente caricare un video.

youtube tutorial
Gli strumenti di uno youtuber

Che mondo sarebbe senza tutorial?

La Nutella è diventata la crema al cacao più amata al mondo in pochi anni ed ora milioni di persone nel mondo non ne potrebbero fare a meno. Proprio come per i tutorial su Youtube, quei video che ti insegnano a “fare cose”. Esistono migliaia di canali dedicati a questo genere di video, e si rimane stupiti ogni volta, pensando a quante cose possiamo imparare.

Si va dai tutorial di cucina a quelli sulla meccanica di precisione degli orologi. Seguendo determinati canali potrete imparare a costruire casa, o a creare un orto spaziale (agricoltura idroponica) prima di trasferirvi su Marte. Il makeup per le ragazze, la cura del corpo e i modi per cucirsi un abito da sera perfetto. Tutto questo sono i tutorial, ma anche la progettazione di mobili, la grafica 3d, l’uso dei programmi per il computer.

Ci hanno reso semplice la vita in molte situazioni e Youtube è senza dubbio il sito che ne contiene il maggior numero. Sparito il sito di streaming video, sparita la nostra capacità di fare molte cose. A guadagnarci sarebbero le persone che organizzano corsi a pagamento di qualsiasi genere, sfruttando la necessità insita nell’uomo di imparare. Però allo stesso tempo ci guadagnerebbero anche molti utenti, illusi di poter imparare a nuotare guardando un video. Meglio la piscina per imparare a nuotare, la scuola guida per imparare a guidare, l’università per dare la propria teoria sulla forma sferica o piatta della terra.

Il complottismo su Youtube

A proposito di terra piatta: chi bazzica un po’ la community, sa perfettamente che una categoria di video tra le più diffuse è quella delle teorie del complotto. Tra l’altro esistono decine di tipologie di complotti diversi, con teorie contrastanti

I vlog dedicati a tematiche aliene, al terrapiattismo, e a tante altre teorie hanno iniziato a moltiplicarsi anche in Italia negli ultimi anni, sdoganando un underground di “personaggi” più o meno credibili.

Di sicuro, il Guru italiano di questo genere è Mauro Biglino, non un vero complottista e neanche un vero youtuber, nel senso che lui non carica i suoi video, ma partecipa a centinaia di conferenze all’anno che poi vengono caricate dai suoi fan. Il suo argomento forte è l’interpretazione letterale della Bibbia, in cui migliaia di persone vedono le prove di una origine aliena dell’umanità. Lui non dice mai di dire la verità, ma di dare solo una diversa interpretazione, con la quale vende migliaia di copie dei suoi libri.

I maledetti libri degli youtubers

Ma purtroppo Biglino non è il solo a capitalizzare il suo successo su Youtube. Ogni anno spuntano fuori come funghi, i libri dei nuovi talenti della letteratura: gli youtuber. Non è necessario dilungarsi più di tanto sul fatto che determinate operazioni siano meramente commerciali e servono ad alcune case editrici per guadagnare qualcosa in mancanza d’altro. L’idea di avvicinare le giovani generazioni al mondo della lettura tramite i loro “idoli” può anche essere condivisibile. Ma spesso questi libri si rivelano essere davvero delle pessime operazioni come il discutibilissimo libro di Francesco Sole. Per fortuna ci sono autori più interessanti anche tra gli youtuber, come Dario Moccia, o Humani Safari.

I generi di Youtube che diffondono la cultura

Per l’ennesima volta: a proposito di Dario Moccia e Human Safari, potremmo parlare di tutti quei canali che accrescono la cultura delle persone.

Youtube si è presto rivelato, involontariamente, un aggregatone di contenuti video culturali ed attorno a questi si è sviluppata una community di appassionati divulgatori. Il pubblico che segue questo tipo di video è un pubblico appartenente a una fascia d’età alta, ma a volte anche i più piccoli si avvicinano a questo mondo grazie a youtuber che uniscono contenuti di alto valore ad una comunicazione semplice ed accattivante.

Oltre a quelli già citati che si occupano di fumetto e viaggi in modo intelligente, c’è chi si occupa di astronomia, chimica, notizie di attualità, filosofia. Soprattutto quest’ultimo tema sta trovando molto successo e crescono piano ma costantemente i canali di gente come Rick Dufer e WesaChannel per esempio, che hanno un approccio molto interessante coi loro seguaci. Il principale canale italiano di divulgazione culturale, però, si chiama Link4univers di Adrian Fartade (anche lui ha scritto un libro) e il suo talento nello spiegare l’astronomia è indiscusso e da apprezzare.

Sarebbe bene non chiudere Youtube anche solo per questo, nonostante il pubblico sia nettamente inferiore rispetto a quello dei gamer.

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Youtube chiude? Beh, ammesso che succeda, non sarà a colpa dei gamer. Strano, vero? D:

I creators più temibili: i gamer

Da quando il mondo dei videogiochi è entrato a fare parte di Youtube è tutto cambiato. Le visualizzazioni hanno iniziato ad aumentare a dismisura, e da parte di un pubblico nuovo, di ragazzi e ragazzini molto più piccoli che in precedenza. Il fenomeno ha sostituito quasi del tutto i grandi youtuber del passato, creando una nuova generazione di personaggi che ha iniziato a macinare views su views, monetizzando il tutto a dismisura e rendendo questo genere il più redditizio dopo quello della musica, che è rimasto in vetta alla classifica.

Non è un caso che in Italia lo youtuber più “grande” (Favij) sia un gamer, e quelli che fanno più views anche. Non è un caso che il più influente della vecchia generazione, Yotobi, oltre al suo late show, giochi parecchio. Il mondo gira così: ci sono quelli che giocano ai videogiochi, ed altri che li guardano giocare.

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Youtube chiude o non può chiudere? Questo è il dilemma…

Tutto il resto

Non dimentichiamoci la musica e l’intrattenimento per favore. Ciò su cui si fonda questo sito, e su cui ha basato il suo successo iniziale. Affianco ai video amatoriali, più o meno trash, che si diffondevano all’inizio, si caricavano contenuti cinematografici e televisivi, di cui ognuno di noi andava ad usufruire per il proprio piacere personale. Col tempo la qualità degli “amatoriali” si è evoluta, rendendo le camerette di centinaia di ragazzi e ragazze in tutto il mondo dei piccoli studi televisivi indipendenti, connessi col proprio pubblico.

Anche l’Italia ha vissuto il fenomeno delle web serie ad esempio, come la più famosa in assoluto Freaks!, ma col tempo l’attenzione si e spostata su altro. Sarebbe bello un revival di tutto quel mondo.

Oggi L’intrattenimento, la cultura, l’informazione, passano molto dallo schermo di PC e Smartphone, ed il video è il mezzo più istantaneo ed apprezzato dal grande pubblico. Se non esistesse più Youtube non esisterebbero tante cose apprezzabilissime e tante cose negative.

La violazione del copyright è una questione delicata da affrontare con saggezza da parte di tutti, e anche tutte le altre tematiche legate al mondo digitale che ormai è del tutto interconnesso al mondo reale.

Luca Vizza

Appassionato di web, social e cultura pop. Amo in particolare il favoloso mondo di Youtube, il buon cinema, il web marketing e la carbonara scientifica. Villain work in progress.
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