L'Editoriale

Waluigi escluso dal roster di Smash 5: ecco come ha reagito l’internet

Waluigi è stato escluso dal roster di Smash 5 e la community sembra non aver gradito manifestando deleteri comportamenti di disapprovazione

Nel mondo dei videogiochi ci sono personaggi che, forti della loro personalità o anche solo sulla base delle loro avventure, riescono a diventare veri e propri beniamini per i loro estimatori. waluigi

Nintendo, come tante altre case videoludiche, vanta diversi personaggi di questo genere – pensiamo solamente a figure come Mario o Pikachu, come mascotte dell’intero brand Pokémon.

Sì, lo so che il gioco si chiama The Legend of Zelda, ma il protagonista NON è Zelda. Tutto chiaro?

Tra tutti i personaggi che affollano questo universo ne troviamo uno in particolare che ha saputo scalare la vetta fino a conquistare lo status di meme assoluto – non so se sia una buona cosa – dell’intera categoria “videoludica” dell’internet.

Waluigi
Sì, stiamo parlando di te WaLuigi

Waluigi è ormai diventato un personaggio (è proprio il caso di dirlo) in tutto il web, arrivando ad incarnare il desiderio stesso dei videogiocatori di veder realizzato un loro sogno – una volta c’era solo Half-Life 3 sul podio, ora dovranno dividersi la coppa.

Chi è Waluigi?

Waluigi compare per la prima volta nel 2000, nel roster di Mario Tennis per Nintendo64. Come il fratello Wario, creato in precedenza (compare infatti per la prima volta in Super Mario Land 2: Six Golden Coins per Game Boy), anche Waluigi si pone come diretta controparte di Luigi, formando una coppia decisa a sconfiggere l’iconico duo della Grande N.

Sin dalla sua comparsa, Waluigi ha poi preso parte in altri giochi e franchise della compagnia nipponica: ci basti citare la serie Mario Kart (in cui compare a partire da Double Dash!! per GameCube), Mario Party (a partire dal terzo) e Super Smash Bros. (a partire da SSB: Brawl).

wario e waluigi
La sicurezza al volante prima di tutto.

Le sue fattezze, il suo sinistro e comico modo di esprimersi sono riusciti a fargli conquistare un posto di tutto rispetto nel cuore dei giocatori, nonostante egli non abbia alcun titolo da protagonista.

Proprio questo, ha mosso i suoi sostenitori nel chiedere più volte un ruolo più grande per il personaggio in viola.

Ma è tutto oro quello che luccica? Una così grande partecipazione da parte del pubblico non dovrebbe essere vista sempre come un buon segno per il mercato dei videogiochi?
Risposta secca: NO.

Intorno alla semplicissima figura di Waluigi si è andata a formare via via, nel corso del tempo, un’attenzione che è sfociata spesso in atteggiamenti eccessivi – non parliamo della creazione di meme e quant’altro, quanto alle critiche feroci verso gli ideatori dei videogiochi stessi.

Non si vuole di certo dire che l’attaccamento dei fan verso un dato personaggio o un dato franchise non sia lodevole: per restare in ambito Nintendo, pensiamo a quanta richiesta ci sia dietro la localizzazione del terzo capitolo della serie Mother (Earthbound, in Europa), tanto che lo stesso Reggie Fils-Aime ha dichiarato quanto in Nintendo siano consapevoli dell’affetto dei fan verso questa storica IP.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, recentemente, è stata l’assenza di Waluigi dal roster di Super Smash Bros. Ultimate, presentato solo pochissimo tempo fa all’E3 2018.

Nonostante le varie richieste e la presenza di nuovi personaggi creati da zero, il villain viola non è riuscito a conquistarsi un posto nella formazione del celebre picchiaduro.

Soggettivamente, posso dire che la cosa mi dispiace, più che altro per l’assenza di un personaggio che è ormai diventato storico, magari a scapito di altri di cui si sentiva meno il bisogno – Daisy? Ma forse nemmeno troppo.

Purtroppo, una reazione più forte non si è fatta attendere: sin dai primi minuti, durante l’evento live stesso, le lamentele hanno iniziato a fioccare – possiamo etichettare una parte della chat di YouTube come “troll” ma non credo valga per tutti. Anche su Twitter la risposta non ha tardato, con critiche verso l’operato di Sakurai (creatore della serie, n.d.r.) e verso il nuovo capitolo.

Mentre vi sono state critiche portate avanti in maniera tranquilla – non ci sarebbe nemmeno da essere sorpresi – molti sono stati i casi di post eccessivamente pesanti ed offensivi, che hanno portato lo stesso Sakurai a bloccare gli account degli utenti.

Ma c’è davvero qualcosa che giustifichi questo atteggiamento? Assolutamente no.

Partendo dal presupposto che stiamo ancora parlando solo di un videogioco, ci può certamente essere spazio per delle lamentele, dando però la giusta prospettiva alle cose.

A quanti si sono sentiti “traditi” ed hanno sentito il bisogno di pubblicizzare quanto “deludente” sia questo nuovo titolo, si può solo rispondere che l’impegno e le novità proposte battono di gran lunga una singola presenza all’interno del roster di gioco.
Comportamenti come quelli prima citati, poi, non possono far altro che gettare una triste luce su una parte della fanbase, non solo della fortunata serie Nintendo quanto di tutte le produzioni videoludiche.

Seriamente, che effetto pensate che faccia a qualcuno non all’interno di questa cultura? Certamente non una buona pubblicità.

Il livello della presenza di discussioni al riguardo ha toccato spesso limiti un po’ troppo alti – in fondo non era troppo raro trovare video di trailer o presentazioni Nintendo pieni di commenti che chiedevano a gran voce “Waluigi in Smash 5”.
Non stiamo parlando di nulla di drammatico, certo, ma sicuramente li avrete visti anche voi. E converrete che, spesso, il troppo stroppia.
Un eccesso di attenzione può infatti portare al disinteresse – come anche al fastidio – di chi è esterno alla cosa; questo soprattutto nel caso della questione twitter appena sollevata.

Sulle motivazioni stesse di questa critica c’è però da fare qualche disamina: mentre da una parte chi vi scrive è convinto vi sia una vera base di giocatori delusi da questo trattamento da parte di Nintendo nei confronti di un personaggio amato, dall’altra non si può non pensare che vi sia anche una certa dose di emulazione estrema o anche solo della voglia di prendere parte ad un “movimento” della rete (per quanto chiaramente futile la motivazione sia); quel bandwagon occasionale che tanto finisce per essere di moda sull’internet in determinate situazioni.

Diciamo questo poiché un fan, essendo appunto appassionato e sapendo quindi cosa ci sia dietro la nascita e creazione di un prodotto videoludico, dovrebbe muovere (come sicuramente ha fatto) le sue lamentele in maniera più consona rispetto a quanto sopra riportato.

Una buona parte della rete ha riportato ovviamente la notizia, sottolineando apertamente quanto questi comportamenti fossero irrispettosi del lavoro svolto da Sakurai e dal team di Super Smash Bros, oltre a gettare cattiva luce sul gioco ancora nella fase di sviluppo finale.

In fondo, Nintendo stessa ha dimostrato più volte di ascoltare la propria base di giocatori in altre situazioni e non possiamo sapere quali altri piani vi siano in serbo per questo personaggio. Forse sì, forse no, non resta che aspettare.
D’altra parte, vi sareste aspettati un nuovo Metroid su 3DS? Nemmeno io, eppure…

Poi, ehi, forse è meglio così. Vi ricordate quanto si parlava di Leonardo DiCaprio prima che vincesse l’Oscar? Adesso che l’ha vinto non vi sembra che manchi qualcosa?

smash bros

Tommaso Mellace

Cresciuto sin dalla tenera età a pane e videogiochi, passa i primi anni della sua vita eliminando astronavi su XataX e sparando raggi laser contro lumache aliene in Commander Keen 4, fino ad entrare in contatto con il variopinto mondo Pokémon, di cui è schiavo tutt’oggi. Grazie ad MTV conosce il mondo giapponese, bombardando il suo cervello di dodicenne con anime quali Trigun e Neon Genesis Evangelion, i cui effetti si riveleranno devastanti. La presa di coscienza dell’esistenza del fumetto americano sarà il colpo finale per la sua vita, che spazia oggi tra una missione di Metal Gear ed un numero di Batman. Appassionato anche di musica, passa il resto della giornata a suonare la sua chitarra elettrica, passando da un riff dei Megadeth al main theme di Legend Of Zelda. Dovendo prendere come punto di riferimento i dati immagazzinati nella sua testa, è autore di diverse trame per altrettanti diversi progetti. Il problema principale è la sua totale pigriza, che lo porta a non scrivere mai nulla di quello che immagina, con conseguente perdita totale di ogni buona idea. Si spera che adesso possa cambiare qualcosa.
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