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The Killing Joke: dalla carta al film animato

È ormai notizia di qualche giorno fa che The Killing Joke, celebre storia a fumetti della DC Comics, vedrà la luce come film animato, nell’estate del 2016.
Per l’occasione, la Warner Bros. ha già rilasciato un trailer – esiguo ma soddisfacente, anche per il poco che ci mostra – e, poco dopo, anche un interessante featurette, di una decina di minuti, in cui vengono intervistati i produttori ed il cast dietro questa nuova idea.

The Killing Joke

Iniziando, per chi non lo sapesse – ANATEMA (cit. Mario) – Batman: The Killing Joke è una storia a fumetti del 1988, scritta dal maestro di turno Alan Moore (Watchmen, Swamp Thing, Miracleman, V For Vendetta, From Hell, giusto per citare qualcosa) con la collaborazione di Brian Bolland (famoso disegnatore che ha prestato la sua matita a diverse storie, firmando anche numerose cover; possiamo citare, tra i suoi lavori, una lunghissima opera su 2000 A.D. e diverse testate, da Batman a Justice League of America, da Wonder Woman fino ad una storia su Batman: Black And White).

La storia vede come protagonista indiscusso il Joker, nemesi numero uno dell’Uomo Pipistrello, impegnato in un particolare piano, atto solamente ad uno scopo: dimostrare a Batman che la differenza tra loro non è poi così tanta.
Avvalendosi di diversi flashback, la storia ci mostra la vita e la tragedia del Principe Pagliaccio del Crimine prima di diventare il criminale che oggi è conosciuto, facendoci vedere esattamente chi egli fosse e cosa gli sia successo per divenire il simbolo del male di Gotham.

Particolarmente famosa è la sorte di Barbara Gordon (Batgirl, ai tempi), paralizzata dal Joker per i suoi fini ed usata come arma per tentare di condurre alla pazzia il padre e Commissario di polizia James Gordon.
La vicenda è stata per molto tempo – ed ancora è – uno dei momenti più forti dell’intera “carriera” del Joker, arrivando a definire uno dei tratti distintivi del personaggio e portando su di sé non poche attenzioni, per la cattiveria con cui vengono rappresentate le sue azioni – collegata a questo c’è la vicenda, solo di un anno fa, della Variant Cover di Batgirl #41 del New52, raffigurante la coppia Joker/Barbara, disegnata da Rafael Albuquerque e censurata per via delle proteste contro il trattamento riservato al personaggio femminile in questione.

batgirl 41In ogni caso, The Killing Joke è divenuta un vero punto fermo per ogni appassionato del fumetto supereroistico e la notizia di una sua uscita come film animato è stata ben accolta dai fan – che sperano, comunque, si resti il più possibile fedeli allo spirito originale della storia.

Molto interessante è, a questo proposito, quanto dichiarato dalla produzione e dal cast riguardo allo sviluppo del film: quella che ci troveremo davanti sarà infatti una storia allargata, che comprenderà anche altri momenti oltre a quelli normalmente presenti nel fumetto.
La decisione, infatti, è quella di inserire un prequel alla storia, mostrando diversi momenti dell’operato di Batgirl, per far avvicinare ancora di più il lettore al personaggio, enfatizzandone ancora di più l’epilogo tragico.

The Killing Joke: dalla carta al film animato
No, ma grazie, come se non mi facesse già abbastanza male.

Nota altrettanto importante per molti è la notizia della presenza della storica coppia Kevin Conroy/Mark Hamill – per chi non li ricordasse, già presenti nella famosissima Batman: The Animated Series – che presteranno ancora la voce a Batman e Joker e la cui performance si potrà già apprezzare in alcuni momenti del video prima citato.

In sintesi, non si può che sperare il meglio per un adattamento del genere, che tanto ha già dato al mondo del fumetto e che – si spera – possa soddisfare tutti gli amanti della DC Comics sul piccolo schermo.

“Brindiamo al crimine.”

Tommaso Mellace

Cresciuto sin dalla tenera età a pane e videogiochi, passa i primi anni della sua vita eliminando astronavi su XataX e sparando raggi laser contro lumache aliene in Commander Keen 4, fino ad entrare in contatto con il variopinto mondo Pokémon, di cui è schiavo tutt’oggi. Grazie ad MTV conosce il mondo giapponese, bombardando il suo cervello di dodicenne con anime quali Trigun e Neon Genesis Evangelion, i cui effetti si riveleranno devastanti. La presa di coscienza dell’esistenza del fumetto americano sarà il colpo finale per la sua vita, che spazia oggi tra una missione di Metal Gear ed un numero di Batman. Appassionato anche di musica, passa il resto della giornata a suonare la sua chitarra elettrica, passando da un riff dei Megadeth al main theme di Legend Of Zelda. Dovendo prendere come punto di riferimento i dati immagazzinati nella sua testa, è autore di diverse trame per altrettanti diversi progetti. Il problema principale è la sua totale pigriza, che lo porta a non scrivere mai nulla di quello che immagina, con conseguente perdita totale di ogni buona idea. Si spera che adesso possa cambiare qualcosa.
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