Tenet di Christopher Nolan è un film da capire? Secondo lui, no

Con un approccio unico alla narrazione, Christopher Nolan ha sempre spinto gli spettatori oltre i confini della comprensione cinematografica convenzionale. Tra i suoi lavori, Tenet secondo me emerge come il più enigmatico, un film che sfida ogni tentativo di decifrazione logica. Con John David Washington e Robert Pattinson (immenso in The Batman, tra l’altro), questo film rappresenta non solo un successo commerciale ma anche un invito a vivere il cinema in maniera radicalmente diversa.

Nolan pensa che tu sia intelligente e per questo ti dice che non devi capire tutto

Christopher Nolan, noto per le sue narrazioni complesse e innovative, ha sempre tenuto in grande considerazione l’intelligenza del suo pubblico. Diversamente dalle convenzionali storie di fantascienza, i suoi film richiedono attenzione e riflessione. Tenet, in particolare, rappresenta l’apice di questa tendenza. Uscito nelle sale nell’agosto del 2020, dopo la riapertura dei cinema a seguito della pandemia di coronavirus, ha incassato oltre 365 milioni di dollari globalmente, affermandosi come un vero e proprio fenomeno.

Al centro della trama di Tenet c’è un agente della CIA impegnato in una missione che lo porta a confrontarsi con il concetto di inversione, un fenomeno per cui oggetti e persone vedono la propria entropia invertita, muovendosi a ritroso nel tempo anziché in avanti. La complessità di tale concetto, unita alla maestria visiva con cui viene presentato sullo schermo, rende Tenet un’opera di difficile interpretazione.

Non dovresti capire tutto ciò che accade in “Tenet”. Non è del tutto comprensibile

Christopher Nolan a The Late Show di Stephen Colbert

Tuttavia, secondo Nolan, comprendere appieno ogni dettaglio del film non è essenziale. In una recente intervista a The Late Show di Stephen Colbert, il regista ha sottolineato come l’esperienza di visione prevalga sulla necessità di decifrare ogni aspetto della narrazione. Questa prospettiva invita gli spettatori a immergersi nell’esperienza cinematografica offerta da Tenet, accettando la confusione come parte integrante del viaggio.

Nolan ha affrontato temi simili anche in passato, ma con Tenet sembra voler enfatizzare ulteriormente l’importanza dell’esperienza sensoriale rispetto alla comprensione logica. Ciò non toglie che il regista sia capace di alternare progetti di grande complessità a opere più accessibili, come dimostra il successo di Oppenheimer, il suo biopic su J. Robert Oppenheimer che ha ottenuto 13 nomination agli Oscar 2024, rivelando la versatilità e l’ampiezza del suo talento con la tecnologia IMAX.

Gianluca Cobucci

"Se c’è in giro una cosa più importante del mio IO, dimmelo che le sparo subito"
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