Sicuri che i sumeri siano stati davvero i fondatori della civiltà?

Una cosa di cui sono completamente sicuro è che i sumeri non sono stati i veri fondatori della civiltà umana… Ma sembra che ci sia un sito archeologico chiamato Göbekli Tepe, situato al confine tra Siria e Turchia, che mette in discussione le conoscenze sulla nascita delle civiltà. Con i suoi monoliti e ideogrammi, Göbekli Tepe rappresenta una testimonianza cruciale che suggerisce l’esistenza di una civiltà ancora precedente ai sumeri.

La sfida alla teoria (che di teoria ha poco) secondo cui i sumeri sono stati i fondatori della civiltà: ecco Göbekli Tepe

Per lungo tempo, abbiamo creduto che la civiltà fosse nata con i Sumeri circa 7000 anni fa. Ma la scoperta di Göbekli Tepe ha sconvolto questa visione. Questo sito, con i suoi resti datati a 12.000 anni fa, ci porta indietro nel tempo, fino a un’epoca in cui dovremmo immaginare i nostri antenati ancora alle prese con la vita nomade da cacciatori-raccoglitori (Dietrich et al., 2012).

Göbekli Tepe non solo si daterebbe molto prima dei Sumeri, ma presenterebbe caratteristiche uniche. Ad esempio, le sculture in perizoma ci indicano la possibilità di un clima diverso da quello attuale, o addirittura di una civiltà molto più antica di quanto si creda. Queste rappresentazioni contrastano con l’ipotesi di un clima glaciale al tempo, aprendo quindi la porta a nuove teorie sullo sviluppo umano.

Inoltre, il sito archeologico potrebbe custodire il segreto della più antica forma di scrittura umana, con ideogrammi che precedono quelli sumeri di migliaia di anni. Questi ideogrammi non rappresentano animali o oggetti, ma concetti astratti, suggerendo un livello di complessità culturale e intellettuale sorprendentemente avanzato.

sito archeologico Göbekli Tepe

Uno degli aspetti più affascinanti di Göbekli Tepe è la cosiddetta ‘Stele della Gru‘, che racconta l’incontro tra gli abitanti del sito e ‘esseri esterni’.

Situata nel cuore di quello che è considerato uno dei più antichi siti di culto del mondo, questa stele porta con sé un racconto criptico, una storia incisa nella pietra che parla di un incontro tra gli abitanti primitivi del sito e misteriosi ‘esseri esterni’. Questi esseri, raffigurati in maniera enigmatica e quasi celestiale, hanno dato vita a una serie di teorie e speculazioni che oscillano tra il mito e la realtà storica (Fagan, 2017).

Ancora più intrigante è la menzione di un bombardamento di comete, avvenuto circa 12.000 anni fa, un evento che recenti ricerche astrofisiche hanno confermato. Gli studiosi si domandano se queste narrazioni possano essere state ispirate da reali eventi astronomici che gli antichi abitanti di Göbekli Tepe avrebbero potuto osservare e interpretare secondo la loro comprensione del mondo.

Alcuni ricercatori sostengono che questi racconti potrebbero rappresentare una delle prime testimonianze scritte di eventi astronomici significativi, una sorta di cronaca primitiva che lega il cielo alla terra, il divino al terreno. La presenza di simboli astronomici e la descrizione di eventi cosmici potrebbero essere la prova di una conoscenza astronomica sorprendentemente avanzata per quel periodo storico.

Un altro tratto caratteristico e molto importante anche l’idea che le strutture monumentali fossero un prodotto esclusivo delle società agricole. Qui, i cacciatori-raccoglitori hanno costruito strutture imponenti in pietra calcarea, alcune delle quali pesano quasi 20 tonnellate. Tale realtà rivela un grado di organizzazione sociale e competenza tecnica inaspettatamente elevato per quel periodo.

Il sito rivela anche l’esistenza di un culto del teschio (Gresky, Haelm, & Clare, 2017) una pratica rituale finora sconosciuta, che indica una complessità religiosa e culturale molto prima delle società agricole. Queste scoperte, insieme ai ritrovamenti legati al processamento dei cereali, suggeriscono un’organizzazione sociale e un’economia molto più avanzate di quanto si pensasse.

Gianluca Cobucci

"Se c’è in giro una cosa più importante del mio IO, dimmelo che le sparo subito"
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