Conoscete la scrittrice Chelsea Banning? Da oggi ne sentirete parlare non soltanto per il suo nuovo libro fantasy che si chiama “Of Crowns and Legends“, ma anche per la vicenda strappalacrime che la vede come protagonista. Come per ogni libro di debutto (e non solo) l’autrice ha organizzato il classico firma copie: 40 prenotati e tanta felicità nel cuore della scrittrice. Tuttavia, al momento della presentazione, solo due fan si sono presentati. In preda allo sconforto si è sfogata su Twitter ed è successo il miracolo…
Rispondono allo sfogo della Banning autori come Neil Gaiman (The Sandman), Margaret Atwood e Jodi Picult: da ultima a prima su Amazon
Partiamo dal principio. Chi è Chealsea Banning? È l’autrice esordiente di un romanzo fantasy, Of Crowns and Legends, il primo di una trilogia che segue i figli di Re Artù in tempo di guerra. Banning, bibliotecaria di professione, ha lavorato alla storia per oltre 15 anni. Ad agosto è finalmente uscita la sua opera e come per ogni autore che si rispetti, le aspettative per la presentazione erano alte. In effetti, quasi 40 prenotati per il firma copie della sua opera… Tranne per il fatto che alla fine si sono presentati solamente in due. Lo sconforto l’ha assalita visto anche il suo impegno negli ultimi mesi. La Banning ha infatti lavorato instancabilmente sui social media per commercializzare il suo libro, spendendo soldi ed energie.
Ha affermato in un’intervista:
Ero scoraggiata e depressa e mi sentivo in colpa per il fatto che il proprietario della libreria avesse aperto il suo negozio per me. Per un po’ mi sono sentito come se stessi gettando il mio libro nel vuoto e non ottenendo nulla.
Il giorno successivo, nell’impulso di tristezza mista a rabbia, Banning ha twittato su quello che è successo con l’intenzione di cancellare il tweet dopo poche ore.
È in questo momento che accade il “miracolo”. In poche ore questo Tweet fa il giro del mondo e capita sotto gli occhi di mostri sacri della scrittura come Neil Gaiman (The Sandman), Margaret Atwood e Jodi Picult. Questi hanno non soltanto confortato, come si confà a delle persone di un certo spessore, l’autrice dimostrando solidarietà e vicinanza. Ma hanno anche condiviso le loro esperienze.
Neil Gaiman ha affermato che anche lui, a suo tempo, fece un firma copie pieno di entusiasmo ma che nessuno si presentò. Si sono accodati a lui anche altri autori che come la Banning, hanno avuto non poche disavventure in questo senso. Ma il miracolo dove sta? In pochissimo tempo il libro dell’autrice è diventato il primo in classifica su Amazon in termini di volume di vendite.
Ci sarebbe bisogno di più solidarietà nel mondo, come in questo caso. Vero?
Leggi anche:
Neil Gaiman trasforma il suo Likely Stories in un fumetto