Che le salamandra gigante fosse una delle specie anfibie più grandi del mondo era già cosa nota. La media degli esemplari è circa un metro di lunghezza per 65kg di peso, ma possono raggiungere anche il metro e mezzo. Ma nuove scoperte hanno portato alla luce altre due specie di salamandre, di cui una rappresenterebbe l’anfibio più grande del mondo, avendo una lunghezza media di circa 2 metri.
La salamandra gigante da record: tutto quello che ne sappiamo
Una ricerca guidata dal professor Samuel Turvey, scienziato esperto di salvaguardia delle specie presso la Società Zoologica di Londra, ha infatti esaminato diversi campioni di salamandra gigante conservati presso il Museo di Storia Nazionale, e tra questi uno in particolare ha attirato l’attenzione degli studiosi: si tratta di un campione di 74 anni che dopo essere stato analizzato e studiato approfonditamente, ha rivelato l’esistenza di una seconda specie di salamandra gigante cinese.
La nuova specie è stata battezzata Andrias Sligoi, comunemente Salamandra Gigante della Cina del Sud, e supererebbe di gran lunga le già ragguardevoli misure della salamandra gigante cinese comune. Ma non solo: oltre a questa nuova specie, ne è stata scoperta anche un’altra, che è ancora oggetto di studio da parte degli scienziati.
La notizia non poteva arrivare in un momento più critico: L’Andrias Davidianus, la salamandra gigante comune, è ad altissimo rischio di estinzione, e potrebbe presto scomparire.
Il pericolo d’estinzione
I principali fattori che hanno portato questa bestiola in serio pericolo sono il bracconaggio, la perdita degli habitat naturali, ma soprattutto il fenomeno degli allevamenti illegali: in molte parti della Cina, infatti, la carne di salamandra è considerata una rara prelibatezza, e molte fattorie allevano la specie principale della salamandra gigante per venderla e mangiarla.
In questo modo, dalla Cina centrale (habitat originario della salamandra gigante), la specie si è diffusa in tutto il resto del territorio, in special modo quando gli allevatori hanno liberato gli animali per cercare di reintrodurli nei loro habitat.
Queste azioni hanno però provocato l’opposto dell’effetto sperato: introdurre specie aliene o diverse da quelle originarie dà luogo a competizioni tra animali, distruzione delle specie indigene, e soprattutto ibridazione.
Ed ecco come le altre due salamandre giganti hanno gradualmente cominciato a scomparire, riducendo la propria popolazione a pochissimi e rarissimi esemplari.
Questo è anche il motivo per cui gli scienziati sono stati costretti ad analizzare campioni antichi: perché altre specie di salamandra gigante oltre a quella più diffusa sono praticamente introvabili, e per ottenere risposte sulla presenza di eventuali altre linee evolutive, gli studiosi sono stati costretti ad analizzare campioni che risalissero a prima del boom degli allevamenti di salamandre.
Come possiamo salvare la Salamandra Gigante
Ad oggi, l’allevamento di salamandre è illegale, ma sono moltissime le persone che catturano queste bestiole per portarle all’ingrasso e alla riproduzione incontrollata, generando specie ibride di questi animali che sono ben diverse da quelle originarie, e che ormai sono fuori controllo.
Il rischio più concreto è che si perda la specie di anfibi più grande del pianeta: la specie più diffusa di salamandra gigante, la Davidianus, è già a rischio d’estinzione, e inoltre gli esemplari liberi si sviluppano sempre meno in grandezza, a causa del bracconaggio intenso e della diminuzione dei loro habitat, causata dalla conquista di nuovi territori da parte dell’uomo.
Oltre a ciò, se le salamandre d’allevamento non verranno analizzate e controllate, la linea dinastica della Andrias Sligoi, che sarebbe la più grande, potrebbe essere perduta per sempre. Un controllo attento e monitorato degli accoppiamenti e degli allevamenti sarebbe l’unica soluzione per scongiurare l’estinzione dell’anfibio più grande del mondo.
Riguardo la terza specie scoperta, è ancora ignota la composizione del suo DNA, perché i campioni analizzati appartengono ad esemplari troppo giovani o mal conservati, che forniscono troppe poche risposte rispetto a quelle di cui avrebbero bisogno gli scienziati.
Attualmente sono quattro le salamandre giganti residenti presso lo Zoo di Londra, e vengono monitorate e studiate ogni giorno per cercare di capire la loro linea dinastica e conservare il DNA originario delle loro specie.
Tutto quello che possiamo fare è agire perché le pratiche di bracconaggio ed allevamenti illegali e dannosi per la fauna vengano fermate e severamente punite, e che le specie di salamandra in cattività siano analizzate e studiate a fondo, in modo che l’Andrias Sligoi, che appena scoperta è già in pericolo, possa tornare a prosperare e a vivere nel suo habitat naturale, indisturbata e al sicuro dalle mire egoistiche degli uomini.
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