Alcuni di voi riconosceranno sicuramente il nome di Rumiko Takahashi; questa donna, per chi non lo sapesse, è nota anche come la regina dei manga ed è la mangaka (autrice di fumetti) più famosa di tutto il Giappone e probabilmente, anche del resto del mondo.
La Takahashi ha creato — giusto per citare qualcuno tra i più conosciuti — Lamù, Maison Ikkoku e Inuyasha. Ma per coloro che vivono su questo pianeta da più di 25 anni, la fumettista è nota soprattutto per aver creato Ranma ½.
Parliamo di Ranma ½
In Giappone, questo manga è conosciuto come Ranma nibun no ichi, è un cosiddetto shonen cioè un fumetto rivolto ad un pubblico prevalentemente maschile (l’opposto dei manga shojo, le opere dedicate al gentil sesso).
Pubblicato nella terra del Sol Levante dal settembre 1987 fino al marzo 1996, Ranma ½ è stato trasformato anche in un fantastico anime, composto da 161 episodi suddivisi in due serie.
In Italia, è stato trasmesso a partire dal 1996 e per chi non l’avesse mai letto, né visto in tv (anche se ne dubito fortemente), racconta le vicende di un ragazzino esperto in arti marziali, il cui nome è Ranma Saotome.
Il giovane protagonista è colpito da una curiosa maledizione: quando si bagna con l’acqua fredda, si trasforma in una ragazza mentre quando vuole tornare al suo “genere originale” si deve bagnare con l’acqua calda.
La storia è ambientata a Tokyo, nel quartiere di Nerima che è lo stesso luogo dove si avvicendano le storie di Doraemon — non a caso, molte scene omaggiano alcuni personaggi della famosa serie col gattone.
Il meglio e il peggio dell’opera
Il significato del nome Ranma può essere tradotto all’incirca come “confusione”, forse proprio in virtù del fatto che il personaggio provvede a un’idea di grande caoticità.
Non a caso, la trama di questa storia è spinta da comicità sfrenata ed esasperazioni al limite della credibilità, elementi che fungono da motore narrativo di tutta l’opera.
Il successo di Ranma ½ è mondiale, tanto da rendere il titolo di mangaka più famosa della storia alla Takahashi, una posizione che l’autrice occupa insieme a colleghi dal calibro di Go Nagai ed Akira Toriyama.
L’originalità del fumetto ha fatto in modo che l’anime venisse sviluppato quasi da subito, al punto da necessitare di numerosi filler (puntate di riempimento) per dare al manga, il tempo di svilupparsi e quindi proseguire con la storia.
La serie è divertentissima, piena di risvolti emozionanti, quasi sempre legati alla doppia vita che Ranma è costretto a vivere, la perenne necessità di nascondere la sua duplice natura e gli equivoci che ne scaturiscono.
L’unica che scopre quasi subito il suo segreto è Akane, la giovane ragazza di cui Ranma, in segreto, si innamora perdutamente. Anche se nasconderlo è quasi impossibile.