Nella società di oggi, la parola “robot” evoca immagini di macchine fredde, meccaniche e pragmatiche. Tuttavia, nel recente International Conference on Intelligent Robots and Systems (IROS) del 2023, la percezione di ciò che un robot può trasmettere ha subito una rivoluzionaria trasformazione grazie al team di ricerca Disney. Infatti, per chi non lo sapesse, Disney non è solo “l’azienda dei cartoni animati” ma un vero e proprio impero con tanti settori differenti. E ha dimostrato che può fare tanto, davvero tanto.
Il robot di Disney che dimostra emozioni ad ogni singolo passo che fa
In quell’occasione, al centro dell’attenzione si è trovato un robot di piccole dimensioni ma con una carica espressiva fuori dal comune. Capace di proiettare una vasta gamma di emozioni attraverso il proprio corpo di dimensioni minuscole, questo affascinante robot non si limita a camminare, ma lo fa mostrando ogni movimento di una personalità vibrante e autentica. La sua andatura non è solo un mezzo per spostarsi, ma diventa una forma di espressione unica, che lo rende percettibilmente vivo agli occhi di chi lo osserva.
L’abilità di Disney nell’animare oggetti e creare personaggi emozionanti risale addirittura al 1971, con la presentazione dei suoi animatronic all’interno dell’Hall of Presidents a Disney World. Tuttavia, con il progredire e l’evoluzione della robotica e la sua sempre maggiore mobilità, il design e l’animazione di robot sono diventati una sfida sempre più complessa, che spinge i progettisti a cercare soluzioni innovative per combinare hardware robotico e comportamenti emotivi sotto vincoli realistici. E chi più di Disney può fare questo? Dopotutto, è lei che ha cresciuto e insegnato a tanti bambini a dare forma e concretezza ad alcune emozioni.
Come è realizzato il robot
Il robot, principalmente realizzato attraverso la stampa 3D e sviluppato dal team guidato da Moritz Bächer di Disney Research a Zurigo, ha fatto il suo percorso dal concetto alla realizzazione in meno di un anno. La macchina, dotata di una testa con quattro gradi di libertà e gambe a cinque gradi di libertà che gli permettono di camminare mantenendo un equilibrio dinamico, rappresenta un notevole risultato tecnico e creativo. Tuttavia, la vera magia sta nella sua abilità di muoversi con espressione e vitalità, evolvendosi da semplice macchina a personaggio carismatico.
La sfida principale, spiegano i ricercatori Disney, non sta solo nel far muovere il robot ma nel come lo fa. L’approccio innovativo sviluppato da Disney Research utilizza il reinforcement learning per combinare la visione dell’animatore con movimenti robotici robusti e affidabili, permettendo agli animatori di creare movimenti espressivi, mentre il sistema si occupa di renderli fisicamente possibili per il robot. Così, il tempo per sviluppare un nuovo personaggio robotico è drasticamente ridotto, da anni a soli pochi mesi.
Perché il robot è importante secondo me
L’importanza della ricerca e dello sviluppo in questa direzione apre le porte a nuove prospettive in termini di interazione uomo-robot. Questi esseri meccanici non sono più solo strumenti funzionali, ma entità in grado di comunicare e connettersi emotivamente con gli esseri umani, trovando applicazione in svariati contesti in cui la presenza e la collaborazione di robot è prevista accanto a quella umana.
Disney ha chiaramente mostrato quanto un robot possa comunicare attraverso il movimento, senza sacrificare la funzionalità, mostrando una nuova frontiera in cui la tecnologia e l’emotività si fondono in modo indissolubile. Immagino un futuro in cui bambini che non possono contare su una presenza emotiva come amici o genitori, possono comunque appoggiarsi ad un robot. Assurdo? Forse sì, forse no.
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