La NASA, nell’ambito della missione Artemis e in collaborazione con la società americana ICON, specializzata nella stampa 3D di edifici, prevede di lanciare la stampa 3D di moduli abitabili sulla Luna entro il 2040. La partnership ha già portato ICON a ricevere 30 milioni di dollari in finanziamenti dalla NASA nel 2020 e altri 57,2 milioni di dollari nel 2022 per sostenere il Progetto Olympus. Questo, il nome dell’iniziativa per portare le prime case sul nostro satellite.
Il progetto Olympus: stampa 3D per la costruzione di infrastrutture sulla Luna
Il progetto congiunto tra NASA e ICON mira a creare alloggi adatti non solo agli astronauti della NASA, ma anche ai comuni cittadini, con l’obiettivo a lungo termine di creare una colonia umana permanente sulla Luna ed eventualmente su Marte. Nell’ambito del progetto in questione, ICON sta anche collaborando con studi di architettura tra cui Bjarke Ingels Groups e SEArch+ (Space Exploration Architecture).
Attualmente, i piani per il progetto sono presentati principalmente sotto forma di rendering digitali, ma la NASA e il team ICON prevedono di iniziare presto test approfonditi per sviluppare una stampante 3D in grado di funzionare nelle difficili condizioni dell’ambiente lunare. Questa stampante spaziale (che porterà lo stesso nome del progetto) sarà controllata dalla Terra.
In questo progetto, il peso è un fattore chiave: ogni chilogrammo aggiuntivo di peso sul razzo costa circa 1.000.000 di dollari. Anche le elevate radiazioni e i bassi campi gravitazionali pongono problemi significativi. Il Marshall Space Flight Center con sede a Huntsville dispone di più di una dozzina di camere di prova in grado di simulare condizioni di radiazione e vuoto al di fuori della Terra. È previsto che la stampante 3D ICON venga testata nella più grande di queste camere nel febbraio 2024.
Come saranno costruite le case sulla Luna
Gli scienziati della NASA stanno anche sviluppando un materiale che simula il cemento lunare, ovvero potrebbe replicare il materiale a base di polvere lunare durante i test sulla Terra. Gli scienziati iferiscono che stanno testando sfere di polvere lunare simulata che sono state versate e colate in un piccolo cilindro. Questo materiale è resistente a temperature fino a 1.870°C.
Oltre a costruire edifici, la NASA sta anche lavorando con università e aziende private per creare prototipi di mobili e interni creati sulla Luna. Ad esempio, la NASA collabora con i ricercatori dell’Università di Stanford che stanno separando i minerali nel suolo lunare artificiale per creare piastrelle che possano essere utilizzate in cucine o bagni.
Il futuro del progetto Artemis: la Luna è vicina
Dopo il riuscito sorvolo lunare della missione Artemis I nel 2022, la missione Artemis II prevede di inviare quattro membri dell’equipaggio in orbita lunare nel novembre 2024. Poi, nel 2025, è prevista la missione Artemis III, che porterà l’uomo sulla Luna per la prima volta dal 1972. Entro la fine del decennio sono previste altre due missioni con equipaggio e a partire dal 2040 è prevista la stampa 3D di strutture sulla superficie lunare.
Fonte | NYT – Maybe in Your Lifetime, People Will Live on the Moon and Then Mars