In un mondo dove la connettività internet è diventata quasi sinonimo di efficienza e velocità, una sfida inaspettata sta facendo discutere gli esperti del settore. Un piccione, sì, avete letto bene, un piccione, sembra essere in grado di trasmettere dati più velocemente della fibra ottica su determinate distanze. Ma come è possibile? E cosa significa questo per il futuro della comunicazione digitale? Vediamolo insieme, anche se siamo e rimaniamo interdetti e perplessi.
La sfida epica: piccione contro fibra ottica. Il vincitore, per quanto assurdo, è il volatile
Jeff Girling, un videoblogger con una passione per gli esperimenti tecnologici, ha deciso di mettere alla prova due metodi di trasmissione dati: uno antico come il tempo e l’altro all’avanguardia della tecnologia moderna. Utilizzando tre schede SanDisk Extreme PRO da 1 TB ciascuna, ha inviato un piccione postale su un percorso di 1,5 km. Contemporaneamente, ha iniziato a trasmettere la stessa quantità di dati attraverso una connessione in fibra ottica. Il risultato? Il piccione ha coperto la distanza in un minuto, consegnando efficacemente 3 TB di dati. Ma sulle lunghe distanze? Secondo i calcoli, il piccione supererà facilmente la fibra gigabit a distanze fino a 1000 km. Ma se parliamo di distanze di diverse migliaia di chilometri, l’uccello non sarà in grado di competere con la fibra ottica, ovviamente.
L’esperimento di Girling non è solo una curiosità. Mette in luce questioni importanti riguardanti l’efficienza e la sostenibilità dei nostri metodi di comunicazione attuali. Ad esempio, la fibra ottica è costosa da installare e mantenere, mentre i piccioni, essendo una risorsa naturale, potrebbero offrire una soluzione più economica e sostenibile per la trasmissione di dati su distanze più brevi. Ovviamente, ci sono limiti a ciò che un piccione può fare, ma l’esperimento apre la porta a discussioni interessanti su come potremmo ottimizzare le nostre reti di comunicazione in futuro.
Se un piccione può davvero battere la fibra ottica in una gara di velocità su distanze fino a 1000 km, come suggeriscono i calcoli, allora forse è il momento di riconsiderare (verosimilmente) alcune delle nostre assunzioni fondamentali su ciò che rende una tecnologia “avanzata” o “efficace”. O per dirlo in parole più semplici: ciò che è avanzato non è necessariamente più efficace. Mentre la fibra ottica rimarrà probabilmente la scelta preferita per la trasmissione di grandi quantità di dati su lunghe distanze, l’esperimento ci ricorda che a volte le soluzioni più semplici possono essere le più efficaci.
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