Molti pensano che con la tecnologia avanzata di oggi, emulare qualsiasi console per videogiochi sia un gioco da ragazzi. In realtà, non è così semplice. Nonostante processori e GPU sempre più potenti, emulare alcune console richiede una conoscenza profonda dell’hardware originale, spesso unico e complesso. Quindi: cosa rende l’emulazione di certe console una sfida persino per i sistemi più moderni?
Emulare i giochi è difficile e ogni volta lo è sempre di più
Al di là del fatto che gli emulatori sono parte integrante della crescita di un adolescente, l’emulazione dei videogiochi non riguarda solo la potenza del dispositivo che utilizzi, ma la capacità di replicare alla perfezione l’architettura di una console. Ecco perché, nonostante i progressi tecnologici, ci sono console che ancora oggi danno filo da torcere a questi sistemi “copycat”.
Le prime console, come quelle della seconda generazione, erano semplici: non avevano GPU dedicate e le loro CPU erano limitate a poche migliaia di kilobyte di memoria. Il loro emulatore è riuscito a cavarsela grazie alla loro struttura lineare.
Tuttavia, con l’avanzare delle generazioni, la complessità è aumentata esponenzialmente. Un esempio perfetto è il Nintendo 64: la sua architettura è così peculiare che nemmeno oggi è stato completamente replicato senza intoppi. Anche se un’azienda ha fatto il miracolo.
Quando si arriva alla sesta e settima generazione, la situazione si complica ulteriormente. La PlayStation 3, con la sua CPU “Cell”, sembra più una moderna GPU che un processore, rendendo la sua emulazione incredibilmente difficile. L’Xbox 360, invece, esegue operazioni binarie uniche, e pochi emulatori sono riusciti a replicarle in modo efficace.
C’è però una piccola eccezione: la Wii. La sua architettura PowerPC, simile ai computer dell’epoca, e la GPU derivata dalle schede Radeon per PC, la rendono leggermente più accessibile agli emulatori, come dimostra Dolphin. Ma anche qui, alcuni giochi necessitano di download extra di shader e texture per funzionare correttamente.
Insomma, emulare una console non è solo una questione di potenza hardware: è come decifrare un codice segreto che solo chi conosce davvero ogni dettaglio può svelare. E a quanto pare, non abbiamo ancora tutte le chiavi.