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One Punch Man avrà un film in live action: lo afferma Sony

Tranquilli, non si tratta di Lercio, non è un rumor e soprattutto il primo di aprile è passato già da un pezzo. Arriviamo subito al sodo: One Punch Man avrà il suo film in live action!

La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno (o dovremmo dire “come un pugno”?) sulle pagine digitali di Variety e la cosa sembrerebbe ufficiale. Scott Rosenberg e Jeff Pinkner scriveranno la sceneggiatura del lungometraggio oltre ad essere nomi già noti per aver lavorato a Venom (di cui parliamo qui).

Cosa sappiamo sul film di One Punch Man

Non è un caso che siano proprio loro i “prescelti” dato che a produrre il film sarà la Sony, già impegnata nel Venom-verse con un sequel in attesa di essere realizzato. Il duo è famoso anche per aver lavorato e positivamente contribuito al successo di un’altra saga cinematografica che sarebbe quella del nuovo Jumanji.

Insomma, una bella notizia e grandi premesse. Tuttavia, ci sono tante incognite rispetto alle aspettative che un annuncio del genere può suscitare

One Punch Man, come sappiamo, è la storia di un eroe sproporzionatamente potente, alla ricerca di un avversario degno della sua forza. Saitama, questo il nome del protagonista, può sconfiggere qualsiasi nemico con un solo pugno ed è tremendamente deluso dalla totale assenza di sfide nella sua vita da guerriero. Una trama apparentemente semplice ma che fa da sfondo per una sottile parodia del genere shonen, dove ogni personaggio acquista poteri incommensurabili e talvolta a discapito della qualità narrativa. Un manga che sa strappare un sorriso e appassiona proprio perché tale: un manga. La domanda allora è inevitabile: come realizzeranno un adattamento del genere se si parte da una simile base?

La risposta non può che venire dai dati. Creato dal mangaka ONE, nel 2009, One Punch Man ha subito fatto il giro del mondo diventando un fenomeno virale. Dopo essere comparso su Shueisha’s Young Jump Next, la serie ha subito visto la realizzazione della versione anime e ha poi debuttato negli Stati Uniti qualche anno dopo, nel 2015. Una popolarità tale da creare un notevole rimbombo mediatico e dunque, una certezza di risultato al botteghino.

Assisteremo a ulteriori sviluppi considerando che tali affermazioni, durante il difficile periodo di quarantena, vanno commisurate nella misura delle circostanze. In fondo, però, nonostante le preoccupazioni, noi speriamo che non cambino idea.

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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