Nostalgia canaglia: la Kodak Super 8 ritorna più pimpante che mai

Nell’era digitale, la nostalgia per il film analogico si rinnova con l’annuncio di Kodak della sua nuova fotocamera Super 8. Sette anni dopo il suo primo annuncio al CES 2016, Kodak sorprende il mercato riportando in vita una leggenda della cinematografia. La storica fotocamera in veste aggiornata rifà il suo debutto dopo aver lasciato una traccia indelebile nel mondo del cinema.

Kodak ri-presenta la storica videocamera (o cinepresa, per i boomer) Super 8: che nostalgia!

Nel 2016, durante il CES, Kodak aveva già destato curiosità e aspettative annunciando il ritorno della fotocamera Super 8. Oggi, nel 2023, questa aspettativa si concretizza. La direttrice della produzione cinematografica di Kodak, Vanessa Bendetti, ha confermato il lancio di una edizione limitata della Super 8, inizialmente negli Stati Uniti il 4 dicembre, e successivamente in Canada, Regno Unito e alcuni paesi europei.

La nuova Super 8 non è solo un tributo al passato, ma un vero e proprio strumento moderno. Dotata di un mirino da 4 pollici, supporto per schede microSD per la registrazione audio e una porta micro-HDMI per il collegamento a monitor esterni, questa fotocamera è un perfetto esempio di come la tecnologia contemporanea possa valorizzare il formato analogico. Ogni cartuccia di pellicola permette di registrare 2,5 minuti di video a 24 fotogrammi al secondo, un dettaglio che richiama l’autenticità dell’esperienza cinematografica tradizionale.

kodak super 8

Il prezzo, però, è un aspetto che non passa inosservato. Da un iniziale costo previsto di 750 dollari, il prezzo consigliato nel 2023 ha raggiunto i 5.495 dollari, riflettendo non solo la qualità e l’esclusività del prodotto, ma anche le sfide economiche del settore.

Per comprendere meglio il valore culturale di questa macchina, è interessante esplorare la storia della Super 8 e i film più famosi che sono stati girati con essa. Da produzioni amatoriali a opere cinematografiche di culto, la Super 8 ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema.

Ecco alcuni esempi:

  • “Ozone: Attack of the Redneck Mutants” (1986): Diretto da Matt Devlen, questo film ha sfruttato il Super 8 per creare un’atmosfera da classico film horror B-movie​​.
  • “Year of the Horse” (1997): Un documentario di Jim Jarmusch sulla band Neil Young e Crazy Horse durante il loro tour del 1996. È stato il primo documentario di lungometraggio commerciale girato su Super 8​
  • “Mary Jane’s Not a Virgin Anymore” (1998): Un potente film che esplora la sessualità giovanile, diretto da Sarah Jacobson. È diventato un successo underground​
  • “The Man Who Met Himself” (2005): Un cortometraggio di Ben Crowe che ha ottenuto una nomination per la Palme d’Or al Festival di Cannes come miglior cortometraggio​

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Gianluca Cobucci

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