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Tornando a caccia con Monster Hunter World

Monster Hunter World sta piacendo … e tanto!

Ma come siamo arrivati a questo considerando che la serie gira da anni e non veniva considerata?

 

Tornando a caccia con Monster Hunter World

Forse non sapete che:

Monster Hunter fu creato sotto richiesta della Capcom che voleva dar vita ad un gioco “multi-action online che tutti potessero apprezzare e giocare”.

In un intervista lo sviluppatore Ryozo Tsujimoto affermò che fu proprio la componente Multiplayer a decretarne il successo

 

 

… ma questo Monster Hunter World è davvero all’altezza dei predecessori su 3DS, PsVita e PsP?

 

 

UNO SPIN-OFF BEN RIUSCITO?

Diventato di nicchia a causa dello scarso successo in Europa, Monster Hunter World ha portato con se l’arduo compito di far conoscere il franchise al grande pubblico.

 

E’ pienamente riuscito in questo.

 

Giocatori di tutto il mondo, che da anni hanno snobbato il gioco su 3DS (dove ha avuto il maggior successo), si sono lanciati a cacciare mostri come non ci fosse un domani.

Il grande pubblico è impazzito.

 

Non solo per la bellezza del mondo di gioco -visibilmente davvero bello solo su Xbox One X o Ps4 Pro- ma letteralmente.

Ovviamente non sono mancati i paragoni alla serie di Dark Soul che ormai sembra d’obbligo quando un gioco è leggermente più punitivo di Cooking Mama …

… ma la vera follia si è raggiunta quando si vedono i “recensori” stupirsi per i compagni Felyn …

Stendiamo un velo pietoso sulla cosa.

 

Tornando a caccia con Monster Hunter WorldMonster Hunter World è un nuovo punto di partenza per Capcom.

Si abbandonano infatti i villaggi del vecchio mondo del Generation e dello XX per raggiungerne uno nuovo.

Lo scopo narrativo del viaggio è scoprire il perché della migrazione dei draghi anziani.

 

 

La storia non si basa quindi sull’odissea del classico eroe solitario che deve salvare il mondo, bensì ruota tutto sotto il piacere della scoperta.

Siamo in viaggio per scoprire un nuovo mondo e dobbiamo conoscere Flora e Fauna delle zone che circonderanno il primo insediamento umano.

 

Il tutto è narrato con un buon doppiaggio Italiano -cosa che mi ha stupito- e la storia accompagna perfettamente le prime ore di gioco.

Da vecchio giocatore mi sono trovato spiazzato dal filone narrativo, abituato a cacciare per il semplice gusto di farlo, ma è un ottima introduzione per i nuovi giocatori.

Il successo che Monster Hunter World ha avuto lascia le discussoni a zero, ma è davvero uno spin off ben riuscito?

 

Bisogna analizzare il gameplay per poter decidere.

 

LA CACCIA

Tornando a caccia con Monster Hunter WorldL’obiettivo di Monster Hunter World era quello di collegare tradizione ed innovazione.

L’operazione è riuscita, ma non completamente.

 

Il gioco non abbandona i punti chiave del suo gameplay, ma lascia per strada le innovazioni raggiunte con gli stili di caccia.

Facilità i compiti dei cacciatori meno complessi, ma complica e non poco la caccia in se.

Le aree di gioco non sono più frammentate, ma vere e proprie zone aperte in quali perdersi se non si conoscono perfettamente.

 

Molto belle da esplorare grazie anche ai neo introdotti insetti guida che indicano ogni singolo fiore o pietra roccoglibile, ma come già detto la caccia è più complicata.

Il tempo degli psicosieri o dell’abilità chiaroveggenza che ti permettevano di scorgere il mostro nella zona è terminato.

Ora è tutto più “realistico”

 

Si seguono impronte per terra, muco sulle pareti, lo sterco (… per davvero …) defecato in giro e le carcasse divorate dai mostri più grossi.

Poco importa se si cacciano mostri dal design fantasy con armi steampunk/futuristiche/fantasy, bisogna seguire le orme per trovare il mostro … come nella realtà.

 

Senza dubbio bellissima l’introduzione dello Stealth, che grazie anche ai mantelli mimetici, ci permette una ritirata strategica nel momento opportuno …

… ma quando si ritira il mostro?

Giungiamo dunque al problema principale di questo gioco.

 

 

L’ACCHIAPPARELLA

Tornando a caccia con Monster Hunter WorldPartiamo dal presupposto che i veri mostri siamo noi cacciatori.

Uccidiamo bellissimi animali per avere quella squama in più che ci permetta una nuova armatura che in fondo non ci serve.

 

Ma il gioco si è sempre basato su questo concetto.

 

 

Uccidere mostri forti -> per avere armi più forti -> per uccidere mostri più forti -> per avere armi ancora più forti -> per uccidere i mostri ancora più forti … ecc. ecc.

 

La cosa può apparire ripetitiva, eppure in più di 5.000 ore di gioco con Monster Hunter posso garantire che grazie all’IA dei nemici non ho mai avuto 2 cacce uguali.

 

In Monster Hunter World purtroppo si.

 

Tornando a caccia con Monster Hunter WorldGli stili di caccia non esistono, ma il vero problema è la mappa.

Ogni zona può essere usata a nostra vantaggio.

Possiamo far cadere delle rocce sul mostro con un crollo,  farlo bloccare da rami e radici o semplicemente farlo scontrare con un altro mostro …

… ma purtroppo non sarà così.

 

Per un cacciatore di vecchia data con una certa eseprienza, ferire rapidamente il mostro -prima che possa colpire lui ed ucciderti- è fondamentale.

In Monster Hunter World bastano pochi danni per farlo scappare.

Non ci sarebbe stato nessun problema con una mappa frammentata … con un mondo aperto c’è.

 

La caccia si trasforma in un inseguimento in cui sarete sempre più lenti della vostra preda.

Conoscere l’ambiente di gioco e le abitudini del mostro saranno dunque fondamentali così da selezionare la scorciatoia più comoda per raggiungerlo prima che abbia recuperato meno vita possibile.

 

Ma raramente sarete capaci di questo ed i più si limitano ad inseguire gli insetti guida che seguono il mostro in se.

 

Prima di conoscere le mappe di gioco io personalmente impiegavo 20 minuti ad uccidere un mostro, di cui 15 erano di inseguimento.

Oltre al fatto che è brutto vedere un rathalos subire quattro colpi e scappare.

 

Il problema con l’IA che penalizza le stupende mappe di gioco -migliori di quelle di Metal Gear Phantom Pain- ha per me penalizzato il titolo stesso.

 

Poi aggiungiamo che in qualunque momento si può partire in una missione “esplorativa” dove abbiamo:

  • Numero di svenimenti infiniti.
  • La possibilità di cambiare armi e rifornirci dalla cassa oggetti tornando col viaggio rapido in una delle tende d’accampamento.
  • Mostri che rinascono dopo averli cacciati dopo un po’ di tempo.

 

 

E’ chiaro che la difficoltà del titolo non è così elevata come tutti i “cacciatori” affermano.

Anche se questo è molto soggettivo purtroppo.

PER CONCLUDERE RAPIDAMENTE

Tornando a caccia con Monster Hunter WorldCome già detto, lo scopo principale del gioco è il crafting.

 

Ma il set di armi ed armature non è così ampio come vogliono farvi credere.

Non si avvicina neanche alle possibilità offerte dall’XX.

Soprattutto se consideriamo che le armature per i cacciatori che usano armi ravvicinate e quelli che usano armi a distanza sono uguali.

 

Carine sono le aggiunte, come la balestra da polso e la possibilità di catturare piccoli animali virtuali da allevare che surclassa persino Pokemon Go per me …

… ma ho storto il naso a quelle microtransazioni per un set di armatura o per dei gesti.

Speriamo che Capcom introduca i DLC gratuiti come ha sempre fatto ed ha promesso di fare per questo titolo.

 

Per concludere diciamo la verità.

 

Monster Hunter World sarebbe stato un titolo perfetto se non fosse un Monster Hunter.

 

Le aspettative per questo titolo sono state tante per tutti i cacciatori di vecchia data.

Io consiglio di prendere il gioco per quello che è: Uno spin-off della serie arrivato al grande pubblico e mirato a farsi conoscere.

 

Siamo lontani dal capolavoro souls like -come viene definito- che ci martella da un paio di mesi a questa parte su internet, idealizzato dalla foga del momento come succede sempre coi nuovi titoli.

 

Ma se non avete mai giocato alla serie e volete conoscere il brand -e non potete giocare all’xx- vi consiglio di prenderlo (rigorosamente con gli sconti) per introdurvi in questo mondo di cacciatori che vi regalerà ore ed ore di gioco mai noiose.

 

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