Torniamo indietro nel tempo, nel II secolo d.C, quando i Romani ancora erano come descritti nei libri di storia. Tuttavia, non siamo nella Capitale ma un pochino fuori. Genzano per la precisione, uno dei Paesi dei Castelli Romani. Qui, un team di ricercatori ha appena “dissotterrato” due mosaici molto antichi che raffigurano uno dei personaggi più interessanti della mitologia romana: Medusa.
Due mosaici che raffigurano Medusa sono stati ritrovati a Genzano. Ecco perché sono così importanti per la Storia
Recentemente, un team di archeologi ha scoperto due pezzi di mosaico raffiguranti la gorgone Medusa, un temuto mostro femminile della mitologia greca i cui capelli erano fatti di serpenti, nella Villa degli Antonini situata in Genzano di Roma. La Villa, di proprietà della dinastia degli Antonini, è stata oggetto di scavo dagli archeologi da più di un decennio. Entrambi i mosaici rappresentano la figura di Medusa con lo sguardo rivolto in lontananza.
I mosaici delle teste di Medusa sono un importante ritrovamento che permette di esplorare la cultura e l’arte dell’antica Roma, nonché di comprendere meglio le attività artistiche e le modalità di decorazione della Villa degli Antonini. Il team di archeologi e specialisti che lavorano sul sito potrebbe esplorare ulteriormente la zona circostante per trovare altre tracce di vita quotidiana all’interno della villa e della dinastia degli Antonini.
Inoltre, la dinastia degli Antonini ebbe un ruolo rilevante nell’Impero Romano, con regnanti illustri come Marco Aurelio, sua moglie Faustina e il loro figlio Commodo. L’importanza della dinastia e della villa degli Antonini rendono il sito di grande interesse per gli studiosi di storia antica e per il pubblico generale interessato alla cultura di Roma e della sua epoca.
Il professor Timothy Renner, condirettore del sito di scavo, si chiede se la figura di Medusa induce gli osservatori a interrogarsi sui loro pensieri. Tuttavia, la funzione della stanza circolare, in cui sono state rinvenute le nicchie contenenti le teste di Medusa, rimane ancora un mistero per gli studiosi, che non escludono l’idea che la stanza fosse una sala di ricevimento. La villa “imperiale” è molto grande, con una dimensione totale di 21 metri di diametro, e contiene un anfiteatro che appare essere stato utilizzato dall’imperatore Commodo per i combattimenti dei gladiatori ai quali egli stesso partecipava.
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