Tutti abbiamo udito narrare da piccoli le gesta di cavalieri indomiti che hanno saputo superare le avversità e sconfiggere nemici insidiosi grazie al loro coraggio. Ma cosa succederebbe se la Storia fosse stata, diciamo, un po’ troppo clemente con le virtù di uno dei suddetti eroi?
MediEvil è una serie di videogiochi di genere avventura fantasy/horror con tratti demenziali, il cui primo episodio venne prodotto nel 1998 dalla SCE Cambridge Studio e distribuito dalla Sony Computer Entertainment in esclusiva per la piattaforma PlayStation.
La storia è ambientata nell’idilliaco mondo medievale di Gallowmere, che se può vivere in pace è solo grazie alle gesta di Sir Daniel Fortesque, valoroso cavaliere che guidò le armate del re in battaglia contro le orde dello stregone Zarok.
Sir Dan in realtà non fu un cavaliere senza macchia, ma un vile che mandò i suoi uomini al macello e che venne ucciso durante la prima scarica di frecce, senza compiere alcuna azione eroica.
Secoli dopo, il ritorno di Zarok risveglia il defunto Daniel: il fato gli ha donato una seconda occasione per lavare l’onta della sua codardia e chiudere i conti con il negromante una volta per tutte.
Fortesque appare come uno scheletro in armatura dai grotteschi dentoni, il cui cranio manca dell’occhio sinistro (ora abitato da un verme viola, Morten), e che si esprime soltanto in mugugni (data l’assenza della mascella inferiore). Essendo un non morto può muoversi anche quando il suo teschio viene separato dal corpo e il suo cranio può prendere il possesso di altre appendici mobili.
Sir Dan quindi è un eroe sui generis sia per la sua condizione di non morto che per la sua sfortuna che lo mette costantemente alle prese con nemici soprannaturali con cui non vorrebbe avere a che fare. Ciò lo ha reso molto popolare nell’ambito videoludico, complice il successo della saga che lo ha portato ad apparire in vari giochi e persino in altri media.
Oltre alla serie di MediEvil, Sir Dan è apparso come personaggio giocabile anche in altri videogiochi come PlayStation All-Stars Battle Royale e Everybody’s Golf 2. In Ghosthunter appare un personaggio che lo richiama di nome Freddie Fortesque.
MediEvil (1998)
Nel 1286 Gallowmere era governata dal giusto Re Pellegrino e viva in pace, pace detestata dal malvagio stregone Zarok, che si mise alla guida di un esercito di non morti per conquistare il regno.
Le forze del re, guidate da Sir Daniel Fortesque, contrastarono lo stregone, ma Sir Dan fu il primo a morire colpito a un occhio dalla iniziale scarica di frecce. Questi passò alla Storia come il campione che rese possibile la sconfitta del malvagio stregone, e per cent’anni le lodi delle sue gesta si sprecarono.
100 anni dopo gli eventi cantati nelle ballate, Zarok riappare facendo scendere con un incantesimo la notte eterna e rapendo le anime dei cittadini. L’incantesimo riporta inaspettatamente in vita anche Sir Daniel, ora in forma di scheletro non-morto. I gargoyles con cui entra in contatto gli fanno notare che la Storia lo ha ricordato come un eroe, quando invece non era altro che un pavido cavaliere morto praticamente subito in battaglia. Ma ora, il fato gli offre una seconda possibilità per pulire l’onta della codardia e salvare Gallowmere definitivamente.
Il nostro eroe può rivolgersi al Salone degli Eroi per ottenere dalle statue dei valorosi armi e oggetti preziosi per proseguire la propria missione. Il personaggio ha con sé anche il Tomo di Gallowmere che costituisce una guida ai personaggi alleati e nemici del gioco, il tutto narrato con il tipico tono demenziale della saga.
Sulla sua strada incontra un gran numero di non-morti, posseduti e mostri innaturali creati dalla magia di Zarok, ma anche alleati – come streghe bizzarre – che in cambio di alcuni favori gli forniscono oggetti preziosi o chiavi per proseguire nella sua impresa.
Il fantasma del Re Pellegrino informa Dan che l’esercito dei demoni al soldo di Zarok intende marciare su Gallowmere. Per fermarli occorre distruggere il castello che sorge sulla montagna sotto la quale essi si trovano, e per farlo bisogna rilasciare un torrente di lava.
Superate tutte le prove, Dan raggiunge lo stregone per lo scontro finale.
Dopo avere sconfitto Kardok, il campione del mago, Zarok si trasforma in una sorta di drago che riversa mari di fiamme e saette sul nostro sdentato eroe. Ma Sir Dan è un osso duro – scusate, questa era pessima – e riesce ad abbattere il blasfemo stregone, liberando dalla possessione gli abitanti del regno.
Infine torna nella sua cripta e si abbandona al riposo eterno.
Nel finale sbloccabile qualora si abbia raccolto tutti e 20 i calici delle anime, Sir Dan accede al salone degli eroi, dove può festeggiare per l’eternità assieme ai suoi colleghi eroici.
Però non potrà bere il vino, siccome non ha la mandibola…
Il gioco è caratterizzato per una grande varietà a livello di ambientazioni e modalità di attacco dei nemici: il nostro si sposta tra castelli, sotterranei, foreste lussureggianti e cupe gallerie. Le creature sono innumerevoli e comprendono mummie, non-morti, streghe, folletti, zucche antropomorfe, gargoyles chiacchieroni e via dicendo. Man mano che si eliminano i nemici si ottengono calici che permettono di entrare nella sala degli eroi per ottenere dalle statue dei grandi guerrieri delle armi extra. Diverse idee vennero scartate dal gioco, come rendere il verme viola nel cranio del protagonista giocabile o introdurre un livello in uno specchio che avrebbe ospitato la versione malvagia del protagonista.
MediEvil Resurrection (Remake 2005)
MediEvil Resurrection è un remake del 2005 del titolo originario uscito per PSP. La trama segue sostanzialmente quella originale ma sono presenti diverse differenze inerenti i livelli di gioco e il gameplay.
In generale l’ambientazione è molto più solare e il tono ancora più demenziale della prima versione: i personaggi, Zarok compreso, sono ancora più sopra le righe e non lesinano battute che strizzano l’occhio allo spettatore.
Il gioco introduce qualche cambiamento nei personaggi, come un genio di stampo orientale che dimora nel cranio di Dan anziché il vermetto viola e che gli offre consigli per superare gli ostacoli.
Nel finale inoltre Zarok non si trasforma in un drago bensì in un gigantesco cobra.
MediEvil (Remake 2019)
Nel 2019 viene prodotto un remake del titolo originario per Playstation 4.
Il gioco segue fedelmente la storia del primo capitolo, introducendo innovazioni principalmente a livello di gameplay e di meccaniche nello scontro dei boss, rendendoli meno scontati e più al passo con i tempi. Sono presenti 19 anime sparse per i vari livelli, alle quali si può donare l’eterno riposo risolvendo i rispettivi enigmi e così facendo si sblocca il gioco originale per PS1.
Rispetto all’originale inoltre il tono generale è meno lugubre.
MediEvil 2 (2000)
MediEvil 2 è il seguito del primo episodio, uscito per PlayStation nel 2000.
L’ambientazione da fantasy diviene steampunk, pur conservando abbondanti elementi fantastici.
Alcuni elementi del gioco sono ispirati a film e romanzi del Novecento, come il film Freaks.
Vengono introdotte diverse innovazioni come la possibilità di equipaggiare due armi allo stesso tempo e installare la testa di Dan in opportune mani zombie in grado di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili.
Il riposo del nostro scheletrico eroe si rivela molto meno eterno del previsto.
500 anni dopo la sua prima resurrezione, Sir Dan si risveglia nella Londra vittoriana del 1886. Un incantesimo di un losco figuro ha risvegliato ogni genere di creatura morta in città, compreso il nostro ossuto amico.
Sir Dan non fa in tempo a scrollarsi la polvere di dosso che un fantasma, Winston, lo informa che deve tornare a combattere contro i non morti che invadono le strade.
Il professor Hamilton Kift, inventore ed esperto di occultismo, accoglie Fortesque nel suo laboratorio. L’anno prima sono state ritrovate alcune pagine del libro dei sortilegi di Zarok ed è scoppiato il caos.
Il nostro eroe, nella ricerca del responsabile, può contare su nuove armi, come il martello di Thor, pistole e mitragliatrici, per compiere le sue imprese, oltre alla capacità di muovere separatamente la testa montata su altri oggetti semoventi.
Il professore scopre che il responsabile del caos è Lord Palethorn, un soggetto poco raccomandabile escluso dal circolo dei maghi dopo avere iniziato a sperimentare la magia nera. Costui ha scatenato le anime dei morti su Kensington richiamando anche un’orda di demoni. Tuttavia non possiede tutte le pagine del libro di incantesimi di Zarok e quindi non ha il pieno controllo dei non morti.
Daniel salva una bella mummia, Kiya, la novantunesima consorte di Ramsete, guadagnandosi la sua gratitudine. Kiya purtroppo viene uccisa dallo squartatore di Whitechapel.
In seguito al lutto Dan ha un momento di smarrimento e tenta di abbandonare l’impresa.
Il professore però ha realizzato un prototipo di macchina del tempo, e Dan vuole utilizzarla per salvare Kiya. La macchina dovrebbe essere ancora a pezzi nel muso e capace di spostarsi solamente nello spazio. Daniel recupera quindi i componenti necessari dai Mallock (un chiaro riferimento ai Morlock de La Macchina del Tempo di H. G. Wells).
Fortesque torna indietro nel tempo e riesce a salvare Kiya dall’aggressione. Nel frattempo sopraggiunge il Dan di quel momento, i due si stringono la mano fondendosi in un unico Fortesque dall’armatura dorata.
Dan deve recuperare tra le guglie della cattedrale le ultime pagine dell’incantesimo prima che le rinvenga Palethorn. Nel corso dello scontro finale, Fortesque dovrà vedersela nientepopodimeno che con un gigantesco demone blu evocato dal cattivone.
Con il suo rammarico per non avere ottenuto il rispetto desiderato – e il dominio del mondo, ovviamente – il cattivo, sconfitto dal nostro eroe, provoca un’esplosione alla quale Dan sopravvive.
Il finale del gioco cambia a seconda che si siano raccolti o meno tutti i calici della vita sparsi per il gioco.
Nel finale buono Dan e Kiya salutano l’amico Hamilton ed entrano nel sarcofago per trascorrere il resto dell’eternità insieme.
Nel finale cattivo Dan parte con Kiya per un viaggio nel tempo. Una volta terminato, però, i due si ritrovano nell’arena del finale del gioco precedente, con Palethorn che appare nella forma di drago assunta da Zadok.
Curiosità. L’ultimo boss del videogioco sarebbe dovuto essere Queen-zilla, una versione mostro della Regina Vittoria.
Fate’s Arrow (gioco non realizzato 2003)
Un ipotetico terzo capitolo della saga, MediEvil 3: Fate’s Arrow venne concepito nel 2003 come sequel per MediEvil 2.
Sir Dan arriva da solo in una foresta dove incontra Lupo, il cane che aveva ai tempi della sua vita umana. Un oracolo gli rivela che la linea temporale è stata corrotta da Zarok e dalla sua alleata, la strega Kiyante, ovvero Kiya, che ha manipolato Dan per potere viaggiare nel tempo e incontrare lo stregone. Grazie alla pietra di Anubi conta di evitare la morte di Dan in modo che Gallowmere sia condannata e Zadok vinca.
Dan quindi compie una serie di viaggi in varie terre per procurarsi l’alleanza dei Mullock, delle fate, delle streghe e dei nani giganti, e infine si sacrifica affinché la linea temporale torni nella giusta direzione.
MediEvil: Fate’s Arrow (fumetto 2009)
MediEvil: Fate’s Arrow è un fumetto che funge da sequel diretto di MediEvil 2 e da prequel per MediEvil.
Il fumetto è scritto da Jason Wilson, co-creatore del gioco stesso, perciò è considerato un sequel canonico delle vicende dei primi due giochi.
Il fumetto riparte dalla fine di MediEvil 2, con un uomo misterioso che narra al professor Darrow di Cambridge gli eventi avvenuti dopo la fine di questo capitolo.
Sir Daniel e Kiya a causa del malfunzionamento della macchina del tempo finiscono in due epoche diverse. Dan arriva a Gallowmere 100 anni prima della sua morte, un giorno prima della Battaglia di Gallowmere, e incontra il se stesso umano, avendo modo di constatare quanto in vita fosse pavido, vanesio ed egocentrico. Con l’aiuto di Tim l’astuto prende il posto dell’altro se stesso motivando le truppe alla battaglia e morendo come la storia ricorda, preservando così lo svolgersi degli eventi.
Il narratore si rivela essere Sir Daniel stesso, che ha ripreso a viaggiare nel tempo alla ricerca di Kiya (si
vede tra l’altro che al posto dell’occhio cavo porta una protesi di fattura egizia).
Il fumetto a quanto pare segue negli elementi basici la trama che si racconta l’ipotetico MediEvil 3 avrebbe avuto. Il gioco comunque avrebbe avuto degli sviluppi più tragici, come il fatto che Kiya si sarebbe rivelata una strega egiziana alleata di Zarok. Qui invece mantiene il suo ruolo positivo di faro spirituale per Daniel.
E con questo è tutto. Noi ci vediamo alla prossima!
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