Ci sono molte sfide sfide che l’umanità dovrà affrontare mentre si prepara a una presenza a lungo termine sopra e intorno alla Luna. L’Agenzia Spaziale Europea ha appena fatto notare che c’è una cosa fondamentale che manca: non abbiamo un metodo per scandire tempo sulla Luna. A tutti gli effetti la Luna non ha un fuso orario e dunque non sappiamo che ora è lì su. Ma serve veramente saperlo? Sì, vi diciamo perché.
Se dobbiamo iniziare viaggi sulla Luna ed eventualmente viverci su, abbiamo bisogno sapere che ora fa lì: ecco la proposta dell’ESA
Quello dell’orario sul nostro primo satellite non è stato un problema fino ad ora, ha spiegato l’ESA , perché la Luna non ha mai avuto a che fare con l’umanità. Ogni missione lì su mantiene il proprio tempo relativo all’agenzia che effettua la visita, che è sincronizzata con la Terra utilizzando antenne nello spazio che trasmettono comunicazioni e informazioni cronometriche tra missione e controllo. Insomma, non c’è mai stato il bisogno di vedere l’orario sulla Luna perché le visite lì non sono mai state prolungate. Ma se dobbiamo viverci e lavorarci?
Secondo Francisco Diego, astronomo dell’University College di Londra, il giorno lunare dura 29 giorni e mezzo terrestri. Quindi, sulla Luna, possiamo vedere il sole sorgere e tramontare in un arco di 14 giorni. La definizione dell’ora sarà importante, sarà effettuata in base all’altezza del sole sopra l’orizzonte, aggiunge lui. Poiché ci aspettano dozzine di missioni su e intorno alla Luna, gli astronauti avranno bisogno di comunicare tra loro e fissare le loro posizioni indipendentemente dalla Terra. “Questa nuova era richiederà il suo tempo“, ha avvertito l’ESA.
Decidere un tempo lunare standard universale non sarà facile. In effetti, probabilmente sarà molto più difficile di quanto non fosse sulla Terra, secondo Jörg Hahn, capo ingegnere Galileo dell’ESA. Gli ingegneri della NASA conoscono da decenni la questione del tempo che si sposta in modo diverso sulla Luna, come evidenziato da una nota tecnica risalente agli anni ’70.
Secondo l’ESA, un orologio sulla Luna guadagna circa 56 milionesimi di secondo al giorno rispetto a un equivalente terrestre, e tale velocità cambia a seconda che l’orologio sia in orbita o sulla superficie della Luna. Non è molto, ma con gli umani destinati ad avere una presenza permanente in orbita una volta costruito il Lunar Gateway, quei milionesimi di secondo si sommeranno. Lo sviluppo di questo standard orario non solo garantirà l’interoperabilità tra i diversi sistemi di navigazione lunare, ma favorirà anche un gran numero di opportunità di ricerca e applicazioni nello spazio cislunare.
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