Sinner, Musetti, Fognini. Solo tre nomi presi ad esempio per far capire quanto questi campioni stanno facendo rinascere negli italiani la passione per il tennis. Le imprese degli italiani e delle italiane nei grandi tornei internazionali, infatti, stanno ricostruendo un movimento di appassionati come mai visto prima. Il mondo della racchetta sta vivendo un periodo di straordinaria popolarità che si manifesta nell’interesse dei media, nelle quote del tennis per i pronostici, nel numero di spettatori e di amatori o agonisti che frequentano i campi. Ma insieme a tante persone che stanno riprendendo ad amare questo sport, parallelamente stanno nascendo molte varianti del tennis che stanno cogliendo l’attenzione di tanti appassionati che sono passati dai miti del tennis, come Andre Agassi, al centro di una turbolenta vita personale, alla conoscenza di questo sport e delle sue varianti a 360°.
Tennis da spiaggia
Derivante dai cosiddetti racchettoni, il tennis da spiaggia ha ereditato il campo e le modalità di gioco del beach volley, fino a fare regole proprie (con una rete più bassa ovviamente) e, nell’estate del 1999, a realizzare il primo torneo ufficiale in occasione dei Giochi del Mare di Catania.
Tennis da tavolo
Detto anche ping pong. È già disciplina olimpica dal 1988 ed è uno degli sport più diffusi al mondo, dove basta un tavolo, una rete, una pallina e due racchette.
Padel
Si è diffuso soprattutto negli ultimi due anni e ha trovato un successo enorme specialmente in Italia. Le caratteristiche sono quelle di giocare su un campo chiuso da quattro pareti, con una racchetta dal piatto rigido e una pallina uguale a quella da tennis, ma “più sgonfia”, che permette maggior controllo dei colpi e dei rimbalzi.
Road tennis
Questa è una variante molto particolare e si può dire che la si giochi praticamente solo nelle isole Barbados, che regolamenta la sfida tra due giocatori. Le racchette sono di dimensioni a metà tra quella da tennis e da ping pong, mentre il campo è disegnato per terra con gessetti e colori in dimensioni poco più grandi di quelle di un tavolo da ping pong.
Soft tennis
Sport di origine giapponese dove la pallina è di gomma morbida e la racchetta ha un manico molto più lungo di quello di una racchetta da tennis.
Tennis polo
Come si può intuire è un gioco a metà tra tennis e polo, con il campo lungo 120 iarde e largo 60. C’è anche una porta, larga e alta 6 piedi, con un semicerchio a delimitare l’area di porta, in cui può entrare solo il portiere. Si segna un punto quando la palla entra nella porta con la gara che è suddivisa in tre tempi da 12 minuti.
Touch tennis
Molto simile al tennis ma con lo scopo di gettare la pallina dall’altra parte del campo senza che l’avversario la possa colpire entro un rimbalzo o costringendolo all’errore.
Pop tennis
Da questa specialità deriva il padel ma a differenza di quest’ultimo le racchette sono più piccole e con un piano fatto di forellini. La pallina invece è molto più morbida di quella da tennis.
Platform tennis
Anche questa è una variante molto simile al padel con il campo che ha pareti in plastica trasparente e infrangibile per sostenere i rimbalzi delle palle, mentre a livello di gioco il battitore effettua la battuta una sola volta e anche se la palla tocca la rete centrale è in gioco.
Pickleball
Ancora un gioco molto simile al padel. In questo caso le differenze stanno nella dimensione della racchetta, che nel pickleball è più piccola, così come il campo che è un quarto delle dimensioni di un campo da tennis. E quindi anche più piccolo di quello da padel.