La prima volta che ho sentito di un culto o religione particolare era per scherzo mentre giocavo a Doom & Destiny, un divertentissimo gioco di ruolo tutto italiano. Si parlava del Mostro di Spaghetti, a capo del culto del Pastafarianesimo. Ma oggi vi parlo di una credenza vera, che esiste: la Chiesa Unita del Bacon. Esiste il Culto di Nemesi e anche quello del Bacon!
Perché il bacon è più di un semplice spuntino: la missione sociale del culto di cui non sapevi nulla
Nata nel 2010 la Chiesa Unita del Bacon è emersa come reazione alla discriminazione subita dagli atei. La scelta del bacon come simbolo non è casuale: è una critica spiritosa alle credenze tradizionali e un modo per sfidare la percezione di superiorità spesso associata alla religiosità. Con un motto tanto giocoso quanto provocatorio, “Hail Bacon, pieno di grasso, il Lardo è con te“, la chiesa si pone come baluardo dell’ateismo pratico, preferendo l’evidenza tangibile del bacon all’invisibilità delle divinità.
L’adesione alla Chiesa Unita del Bacon è incredibilmente inclusiva, accogliendo chiunque sia attratto dal profumo inconfondibile del sacro affettato, con opzioni per ogni dieta, dal carnivoro al vegetariano. I membri della comunità sono invitati a vivere secondo gli 8 comandamenti del bacon, che promuovono scetticismo, rispetto, divertimento, e soprattutto, generosità e impegno per l’equità fiscale delle chiese.
- Sii scettico
- Rispetta i confini degli altri
- Normalizza gli atei e la religione
- Divertiti
- Sii buono con gli altri
- Sii altrettanto generoso
- Consacra il Bacon
- Sostieni l’equa tassazione ecclesiastica
Il culto ha guadagnato attenzione e rispetto non solo per il suo tono leggero ma anche per le serie campagne contro la discriminazione degli atei e la promozione della separazione tra stato e chiesa. Un episodio emblematico è stato il confronto del 2015 con Wells Fargo, che rifiutava servizi notarili basati su pregiudizi religiosi. Questa disputa non solo si è risolta con una modifica delle politiche della banca ma ha anche rafforzato l’immagine della Chiesa come difensore dei diritti civili.
Oltre 3700 frati in tutto il mondo testimoniano l’efficacia e l’attrattiva di questa comunità, che promuove servizi gratuiti e incoraggia donazioni a enti benefici. Attraverso queste pratiche, la Chiesa dimostra che il bene può essere perseguito anche al di fuori delle tradizionali strutture spirituali, evidenziando come la generosità e l’impegno sociale possano nascere da qualcosa di tanto quotidiano quanto il bacon.
Chi l’avrebbe mai detto che il culto più irriverente potrebbe anche essere uno dei più socialmente responsabili?