Abbiamo un nuovo primato tra i supercomputer: si chiama El Capitan e il suo scopo sarà simulare le esplosioni nucleari

La nostra amata tecnologia sta facendo passi avanti da gigante. Il nuovo supercomputer El Capitan sarà in grado di eseguire più di 1,7 QUINTILIONI di operazioni in virgola al secondo (le operazioni in virgola sono dei calcoli che coinvolgono numeri decimali con una parte frazionaria).

Fonte: https://gizmodo.com/the-world-has-a-new-most-powerful-supercomputer-its-going-to-build-nukes-2000526043
Tecnici eseguono manutenzione del computer più potente di sempre El Capitan
Gage Holcomb (a sinistra) e Raymond Lagoc, tecnici del Lawrence Livermore National Laboratory eseguono manutenzione di El Capitan.
© Laboratorio nazionale Garry McLeod/Lawrence Livermore

Com’é fatto e cosa fa El Capitan?

El Capitan possiede una potenza spaventosa. Dispone di 5,4375 petabyte (1000 terabyte!) di memoria e 11.000 nodi di calcolo. Inoltre, il supercomputer arriva a 1,742 exaFLOPS.

Cos’è un exaFLOP? E’ l’unità di misura delle prestazioni dei supercomputer capaci di calcolare almeno un quintilione di operazioni in virgola mobile al secondo. El Capitan riesce a compierne 1,7 quintilioni.

Senza dubbio il sistema più potente in circolazione e solo il terzo in assoluto a raggiungere le capacità di calcolo in esascala.

Il Lawrence Livermore National Laboratory che ha presentato El Capitan, infatti, sta festeggiando il gradino più alto della TOP500 (https://www.top500.org/), la lista ufficiale dei computer più potenti sul pianeta.
Insieme al laboratorio californiano, ha contribuito la National Nuclear Security Administration insieme a Hewelett Packard Enterprise e AMD.

Viene spontaneo chiedersi cosa c’entri un’agenzia di amministrazione nucleare, oltre a porsi medesimamente se lo scopo del computer sia altrettanto nobile quanto il suo indubbio primato prestazionale. Beh, El Capitan aiuterà a simulare i danni creati dalle esplosioni nucleari, offrendo così calcoli verosimili e dunque, riducendo l’effettiva necessità di far esplodere ordigni come test sul campo.

Questo straordinario risultato, frutto di anni di lavoro e di sforzi instancabili da parte di centinaia di dipendenti dediti a questo grande team, è una testimonianza della leadership del Laboratorio nel guidare la scoperta scientifica”, ha affermato il direttore del Lawrence Livermore National Laboratory, Kim Budil.

Le straordinarie capacità di El Capitan ci permetteranno di affrontare sfide complicate che prima erano fuori dalla nostra portata. Siamo orgogliosi di raggiungere questo risultato in collaborazione con i partner del settore e di far progredire la scienza in modi che andranno sicuramente a beneficio della società“.

Potrebbe interessarti: Quante bombe nucleari sono esplose davvero? La risposta è spiazzante

La potenza del supercomputer è talmente elevata che è quasi impossibile comprendere le sue capacità in termini pratici. Dimenticate le unità di misura “comuni”. Questa è roba forte!

El Capitan è 20 volte più potente di Sierra, il precedente supercomputer della National Nuclear Security Administration. Il Laboratorio, nel comunicato stampa, ha affermato che El Capitan può fare, ad una risoluzione molto alta, simulazioni tridimensionali in poche ore o giorni. Per eseguire le medesime computazioni, Sierra avrebbe impiegato mesi interi. Il gap tra i due è sorprendente e non è tutto, El Capitan può raggiungere un picco di performance di 2,79 exaFLOPS.

El Capitan segna un’altra pietra miliare significativa nel supercalcolo in esascala, arrivando a prestazioni monumentali, efficienza energetica e capacità di velocizzare la scoperta scientifica guidata dall’intelligenza artificiale e fare incredibili scoperte per rafforzare la sicurezza nazionale e sbloccare nuove strade nelle energie rinnovabili“, ha affermato Trish Damkroger, dirigente di calcolo ad alte prestazioni alla Hewlett Packard Enterprise.

Tuttavia, ci chiediamo se le indiscusse capacità di questo nuovo pezzo di storia della nostra tecnologia, non fossero meglio impiegate nella computazione di problemi da risolvere, piuttosto che nella loro creazione.

Leggi anche: Gli scienziati creano degli ‘Xenobot’ per pulire l’ambiente e curarci

Antonio Cesonate

Amante di libri e film, specialmente thriller psicologici perché ama farsi andare in pappa il cervello. Scrive canzoni e racconti, o almeno ci prova. Appassionato di letteratura e triste perché ha terminato la bibliografia di Bukowski troppo velocemente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio