Doomscrolling: è possibile uscirne grazie a questo approccio positivo

Il “doomscrolling“, ovvero la tendenza a scorrere compulsivamente le notizie negative sui social media, è un fenomeno sempre più diffuso che può avere conseguenze deleterie sulla salute mentale delle persone. Tuttavia, un nuovo approccio chiamato “hopescrolling” o “kindness scrolling” potrebbe offrire una via d’uscita da questo circolo vizioso.

L’approccio per uscire dal ciclo vizioso del Doomscrolling

Secondo un sondaggio condotto nel 2020 (fonte: https://www.pewresearch.org/short-reads/2020/10/15/64-of-americans-say-social-media-have-a-mostly-negative-effect-on-the-way-things-are-going-in-the-u-s-today/), oltre il 60% degli americani ritiene che i social media stiano danneggiando il proprio Paese, alimentando la diffusione di contenuti negativi come discorsi d’odio, disinformazione, violenza e criminalità. Questo ecosistema tossico può distorcere la percezione della realtà e portare a stress, ansia e depressione, come sottolineato da numerosi esperti del settore. Va ricordato che le nuove generazioni hanno sbloccato nuove paure che prima non credevamo nemmeno esistere.

Cosa è l’hopescrolling?

Lo “hopescrolling” consiste nel cercare intenzionalmente contenuti positivi sui social media, come storie edificanti, atti di gentilezza, innovazioni, arte e bellezza. Kim Penberthy, esperta in psichiatria e neuroscienze comportamentali presso l’Università della Virginia, spiega che l’idea è quella di concentrarsi su ciò che ci fa sorridere e ci renda felici. Secondo Laura Marciano, ricercatrice di scienze comportamentali ad Harvard, i contenuti positivi possono promuovere emozioni positive come ottimismo, gioia e sollievo, bilanciando gli effetti negativi del “doomscrolling”.

Naturalmente, ignorare completamente i contenuti negativi è quasi impossibile e nemmeno auspicabile, ma lo “hopescrolling” mira a bilanciare la nostra percezione della realtà, ricordandoci che accanto agli eventi negativi esiste anche molta positività. Decenni di ricerche in psicofisiologia hanno dimostrato che la percezione di cose positive stimola il rilascio di ormoni che promuovono un senso di connessione e sicurezza, riducendo lo stress e migliorando il nostro benessere generale.

uomo che sembra preoccupato a guardare uno smartphone

Ma se state pensando “Facile a dirsi!”, aspettate di capire perché è più semplice di quanto pensiate. Passare dal “doomscrolling” allo “hopescrolling” richiede un impegno attivo nel cercare e interagire con contenuti positivi, ma il bello è che, una volta iniziato, saranno gli stessi algoritmi dei social media a facilitarci il compito. Infatti, più interagiamo con post edificanti, divertenti o ispiratori, più il sistema capirà che sono quelli che catturano il nostro interesse e inizierà a proporli nella nostra homepage, sostituendo gradualmente i contenuti negativi.

Il segreto

La chiave è trovare il tipo di contenuti positivi che ci appassionano davvero, così da mantenere vivo l’interesse e non cadere nella noia o nell’irritazione. In questo modo, il circolo vizioso del “doomscrolling” si trasformerà in un circolo virtuoso di “hopescrolling”, rendendo la nostra esperienza sui social media più piacevole e gratificante.

Insomma, assumendo il controllo di ciò che guardiamo e condividiamo sui social media, possiamo trasformarli in uno strumento di connessione e ispirazione, anziché in una fonte di ansia e stress.

Gianluca Cobucci

"Se c’è in giro una cosa più importante del mio IO, dimmelo che le sparo subito"
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