Dietro la maschera di “Super” Sloth: la vita turbolenta di John Matuszak

Uno dei film più NERD che io ricordi nella mia adolescenza è “I Goonies“. Ha quel misto fantasia e presenza giovanile spericolata che mi ha sempre affascinato. Eppure, se da una parte il film in sé mi ha strappato un sorriso ad ogni visione, dall’altra la storia di John Matuszak, l’attore di Sloth mi ha sempre fatto scendere una lacrimuccia.

John Matuszak: dalla gloria nel football alla fama cinematografica… Poi il declino

John Matuszak, originario del Wisconsin, non solo ha lasciato il segno nel mondo del cinema ma anche in quello sportivo. Alto ben 2.03 metri, Matuszak era spesso preso di mira dai bulli durante gli anni scolastici, ma ciò non fece altro che motivarlo a trasformare il suo fisico, diventando un giocatore di football di successo. Ha giocato per squadre come gli Houston Oilers, Washington Redskins e Oakland Raiders, vincendo due Super Bowl tra il 1976 e il 1982.

Tuttavia, la sua carriera sportiva gli ha lasciato dolori cronici a causa di numerosi infortuni, portandolo a un uso eccessivo di farmaci e sostanze stupefacenti. Dopo il ritiro dal football nel 1983, Matuszak si è dedicato alla recitazione, ottenendo ruoli in film come “North Dallas Forty“, “Caveman“, e “The Ice Pirates“.

L’iconica scena del salvataggio di Chunk e Sloth

Nonostante un periodo di sobrietà, confessato nel suo libro autobiografico “Cruisin’ With The Tooz“, Matuszak non riuscì mai a mantenere uno stile di vita privo di sostanze, portandolo a una tragica fine per overdose accidentale nel 1989.

I suoi genitori, Marv e Audrey Matuszak, hanno espresso che il dolore cronico fu un fattore significativo nella sua dipendenza. La sua ex ragazza, Stephanie Cozart, ha aggiunto che il dolore emotivo per la perdita dei suoi fratelli, entrambi morti per fibrosi cistica, influenzò anche il suo percorso di vita: l’ultimo è morto quando lui aveva due anni.

La storia di Matuszak, come quella di altri personaggi molto famosi, è un promemoria che dietro ogni personaggio iconico si nasconde una persona reale con le sue battaglie e sfide.

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Gianluca Cobucci

"Se c’è in giro una cosa più importante del mio IO, dimmelo che le sparo subito"
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