- il primo è perché si tratta di un libro di Fabrizio De André che si discosta dagli altri, proponendo quindi una riflessione interessante e originale
- la seconda è perché a scriverlo è stato non solo un esperto in materia ma un amico nonché membro del direttivo della nostra redazione che è Mario “Gomez” Iaquinta
Un libro che ci dice qualcosa di nuovo su De Andrè
Proprio quando il nostro panorama letterario sembrasse aver detto tutto a proposito del maestro De Andrè, ecco che arriva questa intuizione che lo vede affiancare al filosofo francese Michel Foucault le cui idee, come vedrete, sono spesso sovrapponibili a quelle del cantautore e viceversa.
Ovviamente, prima di arrivare al nocciolo della questione, il libro dedicherà una fase preparativa al rapporto fra canzone e poesia, un meticoloso lavoro che ci accompagnerà fino al concetto di “De Andrè pensatore” pur mantenendo le distanze fra gli ambiti che i due personaggi occupano.
Se da un lato, infatti, le modalità di accesso ai temi proposti, in Foucault, avvengono in modo diretto, dall’altro, in De Andrè, li troviamo velati attraverso la forma artistica della sua musica e di conseguenza, delle sue canzoni le quali, sicuramente, nella visione del pubblico, hanno un approccio più facile.
Nel libro troverete testi di entrambi gli autori (e non solo) che spesso accompagneranno l’esposizione di questo rapporto rendendo il libro ricco di spunti e, qualora foste dei nostalgici deandreiani, ricco di reminiscenze.
La qualità del lavoro è accademica, letteralmente, siccome parte dell’opera proviene dalla tesi di laurea in Comunicazione e Dams di Mario. Nonostante ciò, troverete che immergersi nella lettura sarà un’esperienza notevolmente piacevole anche in caso non aveste dimestichezza con alcuni rudimenti plausibilmente necessari per affrontare il cuore dell’argomento ma a cui verrete comunque introdotti nei capitoli iniziali.
Si parlerà, appunto, della storia della canzone (in senso meramente tecnico, come forma di comunicazione) e si passerà poi, più specificatamente, a quella italiana dove non mancheranno riferimenti all’influenza sanremese, alle differenze che nel tempo si sono create tra la definizione di cantautore e canzone d’autore.
I più nerd, invece, potranno apprezzare i cenni alla nascita e allo sviluppo dei video musicali e all’evoluzione subita con l’arrivo delle grandi piattaforme di media virtuali come Youtube.