Come aiutare un amico in difficoltà: 3 consigli di intelligenza emotiva

Per Arthur Schopenhauer, il celebre filosofo tedesco, l’amicizia rappresenta un tema centrale nella vita degli uomini e spesso, diventa complesso da gestire. L’amico, per il filosofo, è colui che, in maniera del tutto disinteressata, condivide il dolore con l’altra persona. Ma siamo tutti predisposti a riuscire in questa impresa?

Se un amico attraversa un momento difficile, infatti, sapere come offrire sostegno può rivelarsi più facile a dirsi che a farsi. L’empatia e il supporto sono essenziali, ma è altrettanto importante farlo nel modo giusto, rispettando i confini e i bisogni reciproci. La psichiatra Jessi Gold ha condiviso su BigThink alcuni preziosi consigli per affrontare queste situazioni, basandosi sull’intelligenza emotiva.

Due amici condividono del tempo insieme

Ascoltare, senza cercare di risolvere

Quando un amico ci racconta i suoi problemi, il nostro istinto potrebbe essere quello di cercare subito una soluzione. Tuttavia, secondo la Gold, è più utile limitarsi ad ascoltare e accogliere i sentimenti dell’altro. Intervenire immediatamente con suggerimenti può far sentire la persona incompresa o invalidata nelle sue emozioni.

Quando qualcuno ti racconta ciò che sta vivendo, spesso non si aspetta che tu risolva tutto. Vuole solo essere ascoltato,” spiega la dottoressa Gold. Per questo, è importante creare uno spazio sicuro dove l’amico possa esprimersi liberamente. Questo approccio non solo favorisce l’elaborazione emotiva, ma permette alla persona di trovare soluzioni in autonomia, rispettando i suoi tempi.

Stabilire limiti chiari

Essere un buon amico non significa sacrificare completamente il proprio benessere. Passare troppo tempo con qualcuno che attraversa un momento difficile può avere un impatto negativo sulla propria salute mentale. Questo fenomeno, chiamato “contagio emotivo,” porta ad assimilare le emozioni dell’altra persona, soprattutto quelle negative.

Va bene stabilire dei confini,” afferma Gold. “Se senti che il peso emotivo diventa troppo grande, è importante comunicarlo con gentilezza e onestà. Dire, per esempio: ‘Mi dispiace tanto per quello che stai vivendo, ma ho bisogno di prendermi un po’ di tempo per me stesso.’ Questo non è egoismo, è un modo per preservare la tua capacità di essere presente e utile per l’altro.

Suggerire un supporto professionale

Anche se l’amicizia e l’affetto sono fondamentali, non possono sostituire il supporto professionale. Spesso, amici e familiari cercano di assumere il ruolo di terapeuti, ma questo può portare a malintesi o addirittura peggiorare la situazione.

Paziente fa una seduta di terapia dallo psicologo

La terapia è il luogo giusto per affrontare le radici di certi problemi,” sottolinea la Gold. “I terapeuti hanno una formazione specifica per trattare problematiche complesse e possono offrire un aiuto strutturato e mirato.” Consigliare gentilmente a un amico di considerare il supporto di uno specialista non significa abbandonarlo, ma indicargli una strada più efficace per superare le difficoltà.

Un sostegno equilibrato

Essere un buon amico in momenti difficili significa ascoltare con empatia, rispettare i propri limiti e, quando necessario, incoraggiare un supporto professionale. Questo approccio consente di offrire un aiuto autentico e sostenibile, preservando sia il benessere dell’altro che il proprio.

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Antonio Cesonate

Amante di libri e film, specialmente thriller psicologici perché ama farsi andare in pappa il cervello. Scrive canzoni e racconti, o almeno ci prova. Appassionato di letteratura e triste perché ha terminato la bibliografia di Bukowski troppo velocemente.

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