Chirodectes Maculatus: la medusa più rara da avvistare

Che le meduse fossero degli animali marini affascinanti già lo sapevamo, alcune specie sono davvero giganti e rare come la Chirodectes Maculatus. Si tratta di una medusa estremamente rara avvistata solo due volte in assoluto, una specie di cnidari cubozoi della famiglia Chirodropidae e del genere monospecifico Chirodectes.

Caratteristiche di Chirodectes Maculatus

Le Chirodectes Maculatus sono creature affascinanti che vivono nelle profondità degli oceani: il loro corpo è dotato di una forma elegante e sinuosa; si distinguono per la loro colorazione grigio-argento con la campana coperta da macchie marroni, questa caratteristica dà loro un aspetto incantevole e distintivo.

Hanno delle dimensioni considerevoli, nell’ultimo avvistamento da parte di un subacqueo (che approfondiremo più avanti) la medusa aveva le dimensioni di un pallone da calcio, con quattro gruppi muscolari – chiamati pedalium – e da ciascuna si estendono 15 tentacoli più lunghi.

Non si hanno certezze circa la tossicità delle punture, ma probabilmente come la maggior parte delle meduse anche loro sono urticanti per l’uomo, provocando irritazioni e rossore ma nulla di certo sulla possibile mortalità.

All’interno della campana è presente un organo di colore rosso vivo, che molto probabilmente corrisponde all’apparato gastro-vascolare.

Perchè fa parte della categoria “meduse rare”?

Pur avendo delle dimensioni considerevoli, questa medusa è stata avvistata solo due volte in assoluto. La prima volta nel 1997, quando un gruppo di studiosi catturò un esemplare a 40 km al largo della costa del Queensland australiano, vicino la Barriera Corallina.

Tuttavia, erano riluttanti a vivisezionare l’esemplare per conoscerlo nei dettagli (una cosa insolita da parte degli scienziati ma ammirevole) e la descrizione si limita ad osservazioni esterne, pubblicata poi nel 2005.

Il secondo e ultimo avvistamento risale al 2022 da parte di un subacqueo al largo della costa di Papua Nuova Guinea. Alcuni dettagli rendono questo esemplare diverso da quello descritto e disegnato dagli scienziati del 1997, ad esempio le macchie sulla campana sono ad anello e non piene come nel disegno del 2005.

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