Eccoci ancora una volta a parlare di quel capolavoro delle sorelle Wachowski che 25 anni fa ha sconvolto il mondo del cinema. Dopo aver visto come si stia già lavorando ad un quinto capitolo di Matrix, oggi voglio affrontare un capitolo particolare: l’origine dei Gemelli, ovvero i due scagnozzi al soldo del Merovingio. Ma prima, vi consiglio la lettura del precedente articolo di approfondimento su quest’ultimo e sull’Uomo del Treno.
Se il Merovingio avesse “recuperato” e hackerato i Gemelli? Un lavoro che solo lui saprebbe fare
Il Merovingio è sicuramente figura emblematica nel vasto e complesso mondo di Matrix, un maestro nell’arte della manipolazione digitale. La sua bravura non si limita a semplici trucchi, ma si estende al re-ingegnerizzare esseri già potenti, come i Gemelli, trasformandoli in strumenti ancora più affilati al suo servizio. Questa trasformazione non è frutto di casualità, ma del suo profondo sapere sui segreti del codice sorgente, su quelle anomalie che solo una mente tanto brillante quanto la sua potrebbe esplorare e sfruttare a proprio vantaggio. Il suo spessore nel mondo reale potrebbe renderlo addirittura il responsabile della gestione degli esseri umani tramite la causalità.
Ma torniamo ai due di bianco vestito. Una teoria vuole che loro fossero originari della temuta “Matrix degli Incubi” (la seconda versione di Matrix), nonché custodi dell’ordine virtuale, agenti incaricati di mantenere l’illusione della realtà. La loro caduta, segnata da un virus che ha intaccato il loro essere fino al nucleo, sembrava segnare la fine della loro esistenza. Tuttavia, è stato proprio il Merovingio a offrire loro una seconda vita, un’opportunità di esilio piuttosto che di cancellazione. Li ha plasmati, forse alterando il loro codice per infondere una lealtà incrollabile, una dipendenza che assicura il loro servizio incondizionato.
Nonostante questa manipolazione, le abilità di combattimento dei Gemelli non ne hanno sofferto; anzi, sono rimasti maestri nell’arte del corpo a corpo, con una predilezione per i coltelli che sfidano il destino. La loro abilità più sorprendente, quella di dissolversi in forme quasi spettrali, li rende avversari sfuggenti, capaci di eludere qualsiasi attacco fisico e attraversare le barriere come se fossero mere illusioni.
La fedeltà che i Gemelli nutrono verso il Merovingio li colloca tra le entità più pericolose dell’universo di Matrix. La loro origine da una versione obsoleta della realtà virtuale non fa che aggiungere un velo di mistero e fascino alla loro esistenza, rendendoli obiettivi primari per gli agenti: non è un caso, infatti che risiedano insieme al loro “padrone”, nascosti.