Arachnida Amblypygi: il ragno di Harry Potter esiste davvero e si chiama Phrynes

In uno degli episodi del film “Harry Potter e il calice di fuoco” i maghi e le streghe osservano come tre maledizioni proibite influenzano creature raccapriccianti simili a ragni. Nello specifico, il professor Alastor Moody utilizza la maledizione Cruciatus su un povero ragno. Molti spettatori credono che queste creature non siano altro che il frutto dell’audace immaginazione degli artisti. Invece questo particolare aracnide esiste sul serio e, dal vivo, è più spaventoso di quanto sembri nel film.

Arachnida Amblypygi è il nome del ragno vittima di Cruciatus in Harry Potter: risale al primo Eocene e metà del Cretaceo

In effetti, questi “mostri” esistono nella realtà e vivono nelle regioni tropicali della Terra. Sono chiamati Phrynes o ragni dalle zampe di bandiera (Amblypygid), si nascondono in fitte foreste e caverne e procacciano insetti per vivere. Nonostante il loro aspetto intimidatorio, sono completamente innocui per l’uomo: possono ferire con le loro spine, ma non ci saranno conseguenze, perché non sono velenose.

ragni harry potter
Il ragno in Harry Potter

Curiosità sulla loro scoperta: come catalogarli?

Gli scienziati ritengono che i phrynes siano apparsi sulla Terra anche prima dell’avvento dei dinosauri. O almeno questo è quanto viene suggerito dalle scoperte dei paleontologi. Per molti secoli, le persone hanno conosciuto i Phryne solo dalle voci su di loro, poiché conducono uno stile di vita molto riservato e si nascondono rapidamente ad ogni piccolo suono che li disturba. Per la prima volta, gli europei hanno conosciuto i Phrynes nel 1758: furono studiati e descritti dal biologo Carl Linnaeus. Dopo la scoperta, gli scienziati hanno discusso a lungo a quale ordine attribuire a queste creature. Dopotutto, da un lato sono molto simili ai ragni, dall’altro ricordano in qualche modo gli scorpioni. Però non sanno né tessere una tela né colpire le loro vittime con pungiglioni velenosi (di cui, tra l’altro, sono sprovvisti). La questione è stata risolta solo negli anni ’30: i Phrynes, così si è deciso, appartengono all’ordine degli aracnidi tropicali.

Arachnida Amblypygi Phrynes
Il ragno vero :D

Il corpo dei Phrynes è piatto e piccolo, con una lunghezza compresa tra 5 mm e 4.5 cm, ma hanno zampe molto lunghe che li trasformano in Slender di 25 cm. Possiedono 10 zampe in totale: sei servono per il movimento, una coppia è dotata di punte ed è necessaria per la caccia, e un’altra coppia serve per l’orientamento nello spazio.

Questi ragni sub-tropicali sono in grado di muoversi su qualsiasi superficie, anche se verticale o liscia. I loro movimenti sono veloci, ma goffi: camminano lateralmente, come granchi, sondando la strada con i loro lunghi arti. Quando sentono un alito di vento dai movimenti di una persona o di un’altra grande creatura, si nascondono immediatamente in un luogo buio.

La stagione degli amori più strana che abbia mai sentito

I Phrynes hanno uno dei metodi di accoppiamento più strani. Durante la stagione degli amori, i maschi iniziano a ballare e toccano i loro arti da caccia per attirare l’attenzione delle femmine. Il rapporto sessuale sembra molto strano: il maschio depone una capsula di sperma (spermatoforo) davanti alla futura consorte e la fa camminare sopra di essa dall’alto. Al contatto, gli spermatozoi entrano nel corpo della femmina e qui, si verifica il concepimento.

Dopo un po ‘appaiono le uova e la femmina le porta sulla schiena: questo è uno spettacolo indescrivibilmente inquietante. Ancora più spaventoso è che dopo la schiusa, i “bambini” continuano a sedersi sulla schiena della madre. Alcuni di loro cadono mentre si muovono, ma la madre non li salva: tali sono le dure condizioni della vita in natura.

Sono pericolosi?

In Sud America, Africa e Asia, i Phrynes sono considerati creature pericolose. Gli indigeni della Malesia e delle Filippine li considerano l’incarnazione del diavolo. C’è ben poco da stupirsi in effetti: se una creatura del genere con lunghe zampe cade dall’alto, chiunque resterebbe senza fiato. Tuttavia, sebbene considerati pericolosi, non lo sono affatto. Sono completamente innocui per l’uomo. Gli scienziati ritengono che i loro occhi siano molto poco sviluppati e le persone che sono enormi rispetto a loro non attirino la loro attenzione. Inoltre, si cibano solo di insetti (nello specifico termiti).

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Gianluca Cobucci

"Se c’è in giro una cosa più importante del mio IO, dimmelo che le sparo subito"
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