Scienza

L’Allosauro mangiava i suoi simili: nuovi ritrovamenti gettano luce sul cannibalismo dell’animale

L’Allosauro (allos,‘diverso’ e sauros, ‘lucertola’) è stato uno dei primi dinosauri ad essere scoperto e i suoi fossili sono abbondanti, fattori che lo rendono un beniamino sia dei paleontologi che degli appassionati di fossili e dinosauri.

Fu chiamato così perché le sue vertebre erano diverse da qualsiasi altro dinosauro noto al momento della sua scoperta nel 1877.

L’allosauro era un dinosauro teropode vissuto nel Giurassico superiore, circa 155-145 milioni di anni fa, un predatore bipede di medie dimensioni.

Prima della scoperta del Tirannosauro (vagamente simile per i non addetti ai lavori, ma vissuto nel Cretaceo, 65 milioni di anni fa) era il dinosauro più conosciuto dal grande pubblico e tutt’ora uno dei più comuni nei musei americani.

Eppure recentemente sono venute fuori nuove peculiarità riguardo questo grande predatore grazie agli studi di alcuni scienziati.

allosauro
Una riproduzione grafica dell’ Allosauro

Le nuove scoperte sull’Allosauro

Il lavoro, pubblicato la scorsa settimana sulla rivista PLOS ONE, è il risultato dell’analisi delle ossa di dinosauro trovate nella cava di Mygatt-Moore, nel Colorado occidentale.

Nel loro esame i ricercatori hanno prestato particolare attenzione ai segni dei morsi presenti sulle ossa.

I 2368 campioni analizzati hanno mostrato perlopiù segni adducibili a vari dinosauri teropodi ma in molti casi il genere della vittima era lo stesso dell’esemplare che aveva lasciato le impronte dei morsi: l’Allosauro.

Questo rappresenterebbe uno dei rari casi di cannibalismo tra dinosauri, fenomeno che oggigiorno è più frequente nel mondo animale.

Secondo Stephanie Drumheller, uno degli autori dello studio e paleontologa dell’Università del Tennessee, sono stati probabilmente spinti a ricorrere al cannibalismo come ultima risorsa quando il cibo scarseggiava:

I grandi teropodi come l’Allosauro probabilmente non erano particolarmente esigenti, soprattutto se il loro ambiente era a corto di risorse.

La cava di Mygatt-Moore prosperava con una vegetazione lussureggiante che la rendeva una dimora accogliente per molte grandi specie di dinosauri.

Il nuovo studio suggerisce, tuttavia, che a un certo punto questo santuario abbia passato momenti difficili che hanno costretto i carnivori locali a spolpare le carcasse di dinosauri morti, anche dello stesso genere.

Infatti, più della metà dei segni di morso trovati sulla vittima erano su parti poco ricche di carne, come dita, dita dei piedi e colonne vertebrali, suggerendo che i cannibali stessero cercando gli avanzi di altri pasti.

Lo studio racconta in sostanza la storia triste di dinosauri affamati che non ebbero altra scelta se non quella di ridursi a rosicchiare carcasse dei loro simili per non morire di fame.

A noi però piace più ricordare l’Allosauro come il predatore dominante nel romanzo di Arthur Conan DoyleIl mondo perduto, del 1912.

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