Ispirazione

3 Cose di questo Pianeta che (forse) non sapevi esistessero

In questo articolo vi sveleremo 3 cose che (forse) non sapevi esistessero.

Al mondo esistono ancora meraviglie a cui non sappiamo dare una risposta.

Che sia opera dell’uomo o di madre natura, rimaniamo sempre più affascinati dalle odierne scoperte.

3 curiosità del nostro mondo

Protagonista è la bellissima Australia.

Uno dei più grandi continenti dell’Oceania circondata dall’oceano indiano e pacifico, racchiude in sé segreti e misteri scoperti di recente.

Le prime due curiosità infatti riguardano un lago dalle acque rosee, ed un geoglifo, un umanoide con la testa da uccello.

La terza curiosità non si trova nel continente australiano, bensì in Canada. Protagonisti sono dei simpatici animali che conoscete bene ed adorano rosicchiare il legno. Vedremo in seguito di cosa si tratta.

Il Lago rosa

3 Cose di questo Pianeta che (forse) non sapevi esistessero

Chiamato anche Lago Hiller, la sua scoperta lo si deve ad un esploratore britannico, Matthew Flinders, che lo chiamò cosi in onore di un membro del suo equipaggio di nome William Hiller, morto per dissenteria.

Esistite da più di 200 anni nel Middle Island dell’Australia. E’ separato dalla costa settentrionale da una stretta striscia di dune di sabbia, ricoperte dalla vegetazione e solo nell’800 risalgono i primi accenni della sua esistenza.

L’esploratore in quel periodo stava circumnavigando l’Australia ed in uno dei sui scritti, risalente al 15 gennaio del 1802, cita:

“Nella parte nord-orientale c’era un piccolo lago di colore rosa, l’acqua del quale, come ero stato informato da Mr. Thistle che lo visitò, era così satura di sale che quantità sufficienti da caricare una nave erano cristallizzate vicino alle rive.”

Infatti questo lago presenta una salinità molto elevata, simile a quella del Mar Morto, motivo per cui nessuna forma di vita abita le sue acque e non si spiegava questa sua colorazione.

3 Cose di questo Pianeta che (forse) non sapevi esistessero

Si pensava inizialmente ad una forma di inquinamento, in quanto nelle sue vicinanze giace una vecchia miniera. Tuttavia i risultati sono negativi e subito è stata esclusa.

Allora che cosa la rende rosa?

Ecco la curiosità: esiste un solo organismo procariote, che ha reso di questo habitat cosi angusto la sua casa. Si tratta della Dunaliella salina, un’alga verde che sopravvive in condizioni di salinità estreme e che presenta pigmenti carotenoidi che conferiscono all’acqua una colorazione rosa o rossastra.

Umanoide australiano con la testa di uccello

Tra le 3 cose che probabilmente ignoravi vi è un geoglife.

Ebbene, nel 26 giugno del 1998 un pilota di nome Trevor Wright sorvolò sul continente e notò una strana forma sulla terra.

3 Cose di questo Pianeta che (forse) non sapevi esistesseroNonostante l’altezza elevata, l’immagine era chiara ed evidente: un umanoide con la testa di un uccello.

E’ stato chiamato L’Uomo di Marree, in quanto è stato inciso nel deserto a 60 chilometri a ovest di Marree e 600 chilometri a nord della città di Adelaide.

Subito sono state fatte ricerche e sopralluoghi, misura 4,2 km in altezza, con un perimetro di 15-28 km. Si presenta come una figura umana, un aborigeno nudo che impugna una lancia, dieci volte l’altezza dell’Empire State Bulding, è il più grande disegno mai realizzato dall’uomo.

Il disegno è troppo perfetto per poter essere realizzata in tempi antichi, per cui si pensa sia recente, nonostante si stia gradatamente erodendo per processi naturali.

Si pensava che fossero stati gli alieni a realizzare questo curioso geoglifo, per chi crede in entità come loro potrebbe essere una spiegazione plausibile. Tuttavia l’ipotesi è stata esclusa perché ci sono alcuni elementi che riconducono alla mano umana. Ad esempio, a 1 Km e mezzo di profondità vicino il naso è stata ritrovato un oggetto, con all’interno una bandiera americana e una nota di una setta chiamata Branch Davidian che opera in Texas.

Nelle vicinanze vive da più di 400 anni un’antica popolazione chiamata Arabuma e che considera questo umanoide una grande offesa alle loro credenze e ai loro sogni.

Ancora non si ha una spiegazione su chi l’ha creato e perchè. Molte domande sono rimaste senza risposta, e pare che al momento rimarranno tali.

Tra le 3 cose che non sapevi vi è una diga costruita dai castori

3 cose

Sapevate che una famiglia di castori, da più di 40 anni, ha lavorato per generazioni alla costruzione di una diga di cui non si sapeva nulla fino al 2007?

Eh si… Inizialmente si era notato su un’immagine satellitare una insolita macchia marrone, nel bel mezzo della Wood Buffalo National Park ad Alberta, Canada.

3 Cose di questo Pianeta che (forse) non sapevi esistessero

Tra le ipotesi vi era il disboscamento illegale, ma non vi era traccia di passaggi per i macchinari ed il trasporto ed è stata esclusa.

Magari una sorta di inquinamento, ma questa ipotesi fu smentita quando un ricercatore decise di recarsi in loco per capire meglio la situazione.

 

Quando, con grande difficoltà, raggiunse il luogo di interesse, non riusciva a credere ai suoi occhi. Era rimasto sbalordito da quello che si trovò di fronte, un fenomeno mai successo.

Notò una palude, una grande massa d’acqua dove è spuntato fuori un castoro! Una intera famiglia di castori ha lavorato, fin dal 1970, alla costruzione della più grande diga mai esistita ad opera di questi animali.

Misura ben 850 metri, un’opera mastodontica con tane di castoro ovunque.  Sebbene le dighe di castori possano raggiungere dimensioni considerevoli, anche 500 metri in lunghezza, quest’opera fluviale è un vero e proprio record, lasciando stupefatti i biologi.

3 Cose di questo Pianeta che (forse) non sapevi esistesseroLa biologa Sharon Brown, dell’organizzazione Beavers: Wetland and Wildlife, afferma in un’intervista:

“I castori costruiscono dighe per realizzare un habitat ideale. Sono molto agili in acqua, ma sono lenti sulla terraferma. Creano un habitat pieno d’acqua attorno alle loro tane, in modo tale che possano nuotare e mantenersi avvantaggiati rispetto ai predatori come coyote e orsi. Usano l’acqua anche per spostare gli alberi, dato che è più facile far galleggiare i tronchi invece di trascinarli sulla terra”.

Quante cose dobbiamo ancora conoscere? E quanto ancora oggi ci lasciano stupefatti?

La natura è curiosa, abbiamo molto da imparare e tanto da scoprire.

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