Eventi e Fiere

Àntica: l’avventura continua… a “Midgard”

È stato presentato ieri pomeriggio, presso la fumetteria Midgard di Rende, il secondo volume di dell’avventura fantasy della serie Àntica, scritta da Agostino Massimo Mano, dal titolo “Àntica: mi sveglio nella luce“.

Antica incontro
Carlo Borsani (a sinistra), titolare della fumetteria Midgard e Agostino Massimo Mano (a destra), autore della serie di Àntica

Agostino Massimo Mano è un volto familiare per chi partecipa o semplicemente visita le fiere del fumetto, del fantasy, o eventi a tema, creando negli anni una vera e propria fanbase, che gli chiedeva con una certa insistenza quando sarebbe uscito il prosieguo delle avventure del giovane Linàl che – non è uno spoiler, lo dice l’autore spesso durante l’incontro – è la reincarnazione di un antico eroe, un Cavaliere della Luce; quando il ragazzo, a seguito di strani sogni e visioni, si rende conto di questa sua particolarità comincerà il “viaggio dell’eroe” verso le terre del Lindel alla scoperta del passato dell’ordine e del suo personale futuro. Il resto, come dice Agostino Massimo Mano, “lo trovate nei libri”.

Àntica e il fantasy

Il tono colloquiale della presentazione ha permesso l’instaurarsi una vera e propria conversazione che, oltre a interessarsi strettamente dei due libri di Àntica, ha spaziato fino a interrogarsi sullo “stato dell’arte” del fantasy. Il genere probabilmente più antico della storia – l’Epopea di Gilgamesh o l’Odissea starebbero tranquillamente nel genere – è anche quello che rischia di essere, da Tolkien in poi, il più ripetitivo in assoluto. Tuttavia è anche il genere che permette l’innovazione più spinta: in Àntica una nuova idea di fantasy è stata inserita, andando a utilizzare, oltre ai classici elementi del fantasy moderno, anche elementi della tradizione orientale che certamente danno una ventata di freschezza all’opera.

E ai fan che non hanno potuto essere presenti ieri possiamo comunque riportare una buona notizia: è vero che è appena uscito il secondo volume, ma l’autore ha già detto che si tratterà di una trilogia. Non ci resta che aspettare.

Mario Iaquinta

Nato da sua madre “dritto pe’ dritto” circa un quarto di secolo fa, passa i suoi anni a maledire il comunissimo nome che ha ricevuto in dote. Tuttavia, ringrazia il cielo di non avere Rossi come cognome, altrimenti la sua firma apparirebbe in ogni pubblicità dell’8×1000. Dopo questa epifania impara a leggere e scrivere e con queste attività riempie i suoi giorni, legge cose serie ma scrive fesserie: le sue storie e i suoi articoli sono la migliore dimostrazione di ciò. In tutto questo trova anche il tempo di parlare al microfono di una web-radio per potersi spacciare per persona intelligente senza però far vedere la sua faccia. Il soprannome “Gomez” è il regalo di un amico, nomignolo nato il giorno in cui decise di farsi crescere dei ridicoli baffetti. Ridicoli, certo, ma anche tremendamente sexy, if you know what I mean…
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