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Ritorno al Futuro: la continuity dopo la Trilogia

Ritorno al Futuro è uno di questi prodotti che riesce a rinnovarsi anche dopo anni dall’uscita.

Nel corso degli anni i fans non sono per nulla diminuiti, anzi sono cresciuti esattamente come ha continuato a crescere il franchising che varia numerose pubblicazioni, come libri, fumetti e videogame. Ma come ogni fans che si rispetti c’è da chiedersi: la continuity come funziona?

Per quanto difficile possa essere la domanda possiamo affidarci al grafico del buon Doc per muoverci nelle linee temporali.

Attenzione: per fare tutto ciò terremo conto dei fumetti e del videogioco, partendo dalla conclusione della trilogia e quindi partiremo dal 1985.doc

Che i giochi abbiano inizio

La nostra partenza sarà esattamente la trilogia originale, e tracceremo una bella linea temporale.

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Tra il 1991 e il 1992 venne prodotta una serie tv (o meglio una serie a cartoni animati) che vedeva Marty e la famiglia di Doc nel presente. Avevamo sia una nuova Delorean (per quanto distrutta nel terzo film) che il treno temporale, nonostante non si facesse menzione del perché ci fosse la macchina del tempo e del perché Doc e Famiglia fossero “tornati al futuro”.

Bob Gale ha dichiarato nei DVD e in varie interviste che la serie era perfettamente canonica ed era una sorta di IV episodio che gli poteva permettere di allargare l’Universo del film. Pertanto inseriamo la serie nel 1991 in quanto i fatti si svolgono in quell’ anno.

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Ritorno al Futuro dal 1991 al 1993

Nello stesso anno la Universal vende i diritti della serie animata alla Harvey Comics, per pubblicare una serie a fumetti legata esclusivamente al marchio dei cartoni. La serie venne pubblicata, sotto la supervisione di Bob Gale, dal 1991 al 1993.

I fumetti, essendo legati alla serie animata, condividevano la stessa grafica e le impostazioni della serie. Il primo numero intitolato “Back to the Future 1: “The Gang’s All Here” è una storia inedita e pertanto originale mentre il secondo, terzo e quarto erano semplicemente adattamenti a fumetti di episodi della serie animata.

Con il tempo l’editore ha commissionato agli scrittori di produrre qualcosa di più originale, che sono i numeri cinque, sei e sette che compongono una miniserie intitolata “Forward to the Future“. Dopo di questo i diritti tornarono alla casa editrice perché non contenta dei risultati.

Tenendo conto solo del numero 1 (che avvengono nel Novembre del 1991) e dei numeri 5-6-7 (che avvengono nel 1993) la linea temporale diventa cosi:

6Dopo il 1993 non viene prodotto quasi nulla di relativo che espande l’universo narrativo di Ritorno al Futuro e i fans iniziano a chiedere alle varie convention se ci sarebbero state nuove avventure per Doc e Marty. Gale e Zemeckis, contrari a produrre un nuovo film e visti i risultati quasi negativi prodotti dalla serie animata (per quanto la serie tv avesse riscosso un notevole interesse nella fascia dai 5 ai 10 anni  a differenza del fumetto che aveva avuto vendite sfavorevoli) vengono contattati da Tellgames per produrre un videogioco “punta-e-clicca” che poi uscì a puntate nel 2010 fino al 2011 intitolato “Back To The Future: The Game” che vede Marty un’ anno dopo gli eventi del terzo film (il 14 Maggio 1986) che deve salvare Doc rimasto bloccato nel 1931 con una nuova Delorean (che a dire di Doc è una copia creata nel momento che e’ stata colpita dal fulmine). Per quanto sia un rifacimento della storia a fumetti “The Gang’s All Here” in chiava più adulta, il videogioco risponde alla domanda lasciata in sospeso nella serie a cartoni animati sul perché ci fosse un’altra Delorean ed essendo dallo stesso Gale inserita come anello che lega il film al cartone va inserito nella continuity.

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Il 21 Ottobre 2015 la IDW publishing, festeggiando l’arrivo di Marty nel futuro, pubblica una nuova serie dedicata a Ritorno al Futuro intitolata Back to the Future: Untold Tales and Alternate Timelines, miniserie di 5 numeri che avrebbe risposto alle domande lasciate in sospeso nei tre capitoli della trilogia originale.

Fortunatamente le vendite dei primi tre numeri sono state talmente alte che la IDW ha deciso di farla diventare una serie regolare divisa a saghe ( la nuova e attualmente in fase di pubblicazione si chiama “Back to the Future: Continuum Conundrum”).

La prima saga avviene nel 1890 mentre Doc costruisce il treno temporale pertanto si può inserire dopo gli eventi di Ritorno al Futuro 3 (per quanto siano flashback).

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La seconda saga avviene nel Marzo 1986 “Back to the Future: Continuum Conundrum” quindi cronologicamente e’ antecedente al gioco. Siccome la storia non e’ ancora conclusa, non abbiamo materiali per poter dire se invalida qualcosa, ma essendo un opera di Gale sarà in continuty come la saga precedente.

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Per ultima analisi, IDW ha fatto un adattamento del videogioco della Tellgames a fumetti intitolato Citizen Brown. All’interno dell’albo stesso Gale scrive che molto probabilmente questa storia avviene in una linea temporale alternativa e pertanto si crea un paradosso temporale che avviene in contemporanea con gli eventi narrati nel videogioco.

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E con questo si conclude il nostro viaggio nella continuity di Ritorno al Futuro in vista della prima uscita Italiana del Fumetto. Spero che questa guida possa chiarirvi le idee su come giostrarvi in questo “universo espanso”.

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