Videogiochi e Gaming

The Legend Of Zelda: 30 anni e non sentirli

Ridendo e scherzando è arrivato – e passato – il 21 febbraio 2016.
Non ci sarebbe niente di speciale se non fosse che, proprio in quella data, The Legend Of Zelda ha compiuto trent’anni.

Un po’ vi pentite di non aver festeggiato, eh?

zelda ALBW

Sulla fortunata serie ci sarebbe tanto da dire: creata originariamente da Shigeru Miyamoto – creatore di un giochino molto di moda, Super Mario – la serie è cresciuta sempre più, mietendo consensi ed allargando sempre più la schiera dei suoi fan. Dal 1986 ad oggi sono stati pubblicati più di venti titoli, oltre ad un nuovo titolo per WiiU, di cui sono disponibili i trailer.
Best seller di casa Nintendo, The Legend Of Zelda è considerata una delle serie migliori mai realizzate, base per molti altri videogiochi usciti in seguito.
La fama della serie è tale che ne sono già stati realizzati adattamenti manga (ed una serie animata… ma sorvoliamo) ed è attualmente alle prime fasi di lavorazione – secondo le ultime notizie – una serie TV.

La particolarità della serie risiede tutta nella sua originalità e – contemporaneamente – nei suoi personaggi caratteristici: Link, la Principessa Zelda, Ganon (o, in alcuni casi, Ganondorf), la Triforza, sono elementi ricorrenti nella serie, che è andata incontro a diverse ed importanti innovazioni, di pari passo con la tecnologia videoludica.
Questa è infatti presente su quasi tutte le console di casa Nintendo, a partire dal Famicom (la cui versione originale portava il titolo The Hyrule Fantasy: The Legend Of Zelda) fino al più recente Nintendo 3DS; su di esse troviamo uno o più capitoli canonici della saga – ma di timeline ed eventi parleremo poi…

Ovviamente eviteremo di spiegare cosa sia la Triforza, chi sia l’Eroe Del Tempo e tutte quelle cose che si presuppone dovrebbero essere di conoscenza comune. Tipo il fatto che Link non sia sempre lo stesso Link e Zelda non sia sempre la stessa Zelda.
In caso contrario, non disperate: internet è il posto giusto per rimediare alle vostre mancanze in poco tempo.
Internet ed almeno due o tre episodi della serie.

scared-Link1 zelda
Però sono cose da sapere, dai…

Inizialmente il gioco aveva un’impalcatura molto semplice: nelle vesti del protagonista Link, il giocatore avrebbe attraversato tutta la mappa di gioco alla ricerca dei vari dungeon da esplorare e risolvere – con la classica Boss Fight – per recuperare di volta in volta un particolare oggetto o uno dei pezzi della Triforza. Niente di speciale era richiesto nel primo capitolo se non una grandissima pazienza: diversi erano infatti i punti in cui il giocatore poteva sentirsi completamente spaesato, senza alcuna indicazione (nel primo capitolo, come se non bastasse, gli unici personaggi erano i mercanti ed i saggi, che fornivano indicazioni criptiche…): è diventata famosa l’immagine dell’anonimo cespuglio da bruciare per trovare l’entrata segreta.

Forte della filosofia Nintendo dell’apportare novità tecniche, il capitolo successivo cambia completamente, diventando a tutti gli effetti uno dei più innovativi: grafica side-scrolling, punti esperienza, presenza dell’indicatore per i punti magia; uscito nel 1987, Zelda II: The Adventure Of Link, seguito diretto del primo capitolo, è stato per alcuni punti di vista messo in cattiva luce da una parte dei fan, per essere poi totalmente riscoperto dagli appassionati e dai giocatori più accaniti, soprattutto per la sua estrema difficoltà.

Non contenta di una partenza in così grande stile, la serie ha continuato ancora con grandissimi successi, abituando il pubblico a storie sempre ben narrate ed avventure coinvolgenti: dalle atmosfere sognanti (spoiler?) di Link’s Awakening e Phantom Hourglass ai temi cupi di Majora’s Mask e Twilight Princess, ai colori ed alla vastità di The Wind Waker e Skyward Sword, The Legend Of Zelda ha saputo reinventarsi ogni volta al punto giusto, per soddisfare ogni esigenza dei suoi fan, regalandoci anche delle vere perle; pensiamo ai remake in 3D di Ocarina Of Time e Majora’s Mask – capaci di riaccendere l’interesse dei vecchi fan e di attirare nuove schiere di giocatori – o ad A Link Between Worlds, a sua volta seguito del più “antico” A Link To The Past per Super Nintendo (piccola curiosità: A Link To The Past è conosciuto in Giappone con il titolo originale di Triforce Of The Gods; di conseguenza A Link Between Worlds è chiamato  Triforce Of The Gods 2).

Ma con tutti questi titoli a disposizione, cosa potrebbe pensare un nuovo fan, che magari si avvicina ora per la prima volta alla serie?
Come mi è capitato più volte di sentire, parlando con diverse persone, la prima idea è quella di scegliere un gioco a caso dalla serie, magari quello graficamente più accattivante per iniziare, perché in fondo uno vale l’altro, “tanto sono tutti scollegati”.
E INVECE NO.

Già da qualche anno a questa parte, con l’uscita del libro Hyrule Historia in occasione del 25esimo anniversario, la Nintendo ha dato una timeline definitiva agli eventi.

(So che ho già parlato di timeline nell’articolo su Metal Gear, ma a me queste cose piacciono.)

The Legend Of Zelda timeline: giocare in maniera “cronologicamente adeguata”

C’è da dire che, MOLTO PROBABILMENTE, la Nintendo non aveva idea di definire una timeline del gioco così vasta. Già dai tempi dell’uscita di A Link To The Past iniziarono le prime domande: OK, Zelda II è un seguito di The Legend Of Zelda, ma questo? Sembrerebbe una sorta di prequel, ma come considerarlo? Sembra ambientato definitivamente prima, ma prima quando?

Troppe domande si sono susseguite, soprattutto con l’avanzamento della serie. Ed è proprio qui che l’adorata Nintendo ha avuto l’idea di chiarificare tutto.
C’è da dire che la spiegazione ha trovato i suoi detrattori; io, onestamente, la reputo geniale, per quanto complicata possa essere.
Eccola qui per voi, riassunta in poche righe – saltando quelle che potrebbero essere le indicazioni più specifiche, come la divisione in ere delle epoche di Hyrule – partendo dall’inizio degli eventi:

1) The Legend Of Zelda : Skyward Sword

2) The Legend Of Zelda: The Minish Cap

3) Four Swords (contenuto nella riedizione di A Link To The Past per Game Boy Advance)

4) The Legend Of Zelda: Ocarina Of Time

E qui cominciano i problemi VERI.

Ocarina Of Time è certamente il titolo della serie che ha avuto il maggior impatto sul mondo videoludico. All’importanza pratica corrisponde qui una importanza di trama: alla fine di Ocarina Of Time, infatti, la timeline del gioco viene divisa in tre grandi linee: una in cui l’Eroe viene sconfitto nella battaglia contro Ganondorf, una seconda in cui esce vittorioso dallo scontro ed una terza, che vedremo poi.

La prima è di gran lunga la più interessante ed è composta da:

1) The Legend Of Zelda: A Link To The Past

2) The Legend Of Zelda: Oracle Of Seasons

3) The Legend Of Zelda: Oracle Of Ages

4) The Legend Of Zelda: Link’s Awakening  

5) The Legend Of Zelda: A Link Between Worlds

6) The Legend Of Zelda: Tri Force Heroes

7) The Legend Of Zelda

8) Zelda II: The Adventure Of Link

Dopo la sconfitta ed il Male trionfante, un nuovo eroe è chiamato a proteggere il regno di Hyrule. Più di uno, a dire la verità…
I primi due capitoli in ordine di creazione risultano così essere gli ultimi; non troppo strano se teniamo in considerazione il finale di Zelda II.

La seconda linea temporale, come detto sopra, vede l’Eroe trionfare nella battaglia finale. Come ricompensa, la Principessa Zelda rimanda Link indietro nel tempo di sette anni – il tempo durante il quale è rimasto prigioniero nel tempio dopo aver preso la Spada Suprema – perché possa vivere la sua vita, cambiando il futuro.

E che vita:

1) The Legend Of Zelda: Majora’s Mask

2) The Legend Of Zelda: Twilight Princess

3) The Legend Of Zelda: Four Swords Adventures


La terza linea temporale prende l’avvio secoli dopo la fine di Ocarina Of Time e vede ancora Link vincitore. La leggenda dell’Eroe del Tempo viene tramandata per secoli, fino al nuovo arrivo, mille anni dopo, delle forze dell’Oscurità. Non essendoci ancora un Eroe che possa fronteggiare il Male, le divinità decidono di inondare tutto il reame di Hyrule, salvando solo poche isole, su cui si stabiliscono gli abitanti rimasti.
Il Link protagonista di questa linea temporale è chiaramente un successore dell’ultimo Eroe Del Tempo. Particolarità dei giochi che compongono questa parte è la grafica, spinta più verso lo stile anime ed il character design caratteristico dei personaggi.
Essendo Hyrule scomparso, due dei tre giochi si svolgono per mare e sulle varie isole, il terzo narra le avventure sul nuovo continente scoperto.

1) The Legend Of Zelda: The Wind Waker

2) The Legend Of Zelda: Phantom Hourglass

3) The Legend Of Zelda: Spirit Tracks

Zelda Timeline-1
Ovviamente, questo non chiude la questione: con l’arrivo imminente del nuovo episodio, la timeline sarà ancora allargata. Inoltre, fuori dalla cronologia, sono diversi i giochi non canonici dell’universo di Zelda con cui ci si può divertire – pensiamo solamente ad Hyrule Warriors.

zelda link's crossbow trainingOppure a questo, se proprio volete diventare degli esperti…

Tirando le somme, cronologia o no, seguendo l’ordine o andando solo “a sentimento”, The Legend Of Zelda è una serie ormai immortale, che ha scavato un solco incancellabile nella storia dei videogiochi. E non sembra aver ancora finito.
Quindi, ci risentiamo al prossimo anniversario.

Fonte immagini: Google

Tommaso Mellace

Cresciuto sin dalla tenera età a pane e videogiochi, passa i primi anni della sua vita eliminando astronavi su XataX e sparando raggi laser contro lumache aliene in Commander Keen 4, fino ad entrare in contatto con il variopinto mondo Pokémon, di cui è schiavo tutt’oggi. Grazie ad MTV conosce il mondo giapponese, bombardando il suo cervello di dodicenne con anime quali Trigun e Neon Genesis Evangelion, i cui effetti si riveleranno devastanti. La presa di coscienza dell’esistenza del fumetto americano sarà il colpo finale per la sua vita, che spazia oggi tra una missione di Metal Gear ed un numero di Batman. Appassionato anche di musica, passa il resto della giornata a suonare la sua chitarra elettrica, passando da un riff dei Megadeth al main theme di Legend Of Zelda. Dovendo prendere come punto di riferimento i dati immagazzinati nella sua testa, è autore di diverse trame per altrettanti diversi progetti. Il problema principale è la sua totale pigriza, che lo porta a non scrivere mai nulla di quello che immagina, con conseguente perdita totale di ogni buona idea. Si spera che adesso possa cambiare qualcosa.
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