Cinema, Film e Serie Tv

The Danish Girl: storia di una metamorfosi

danish girl

Se vi aspettate un manifesto per i diritti civili vi sbagliate di grosso!
Il film The Danish Girl non è la solita pellicola propagandistica, ma la storia dalle sfumature drammatiche di un donna intrappolata in un corpo maschile.

La trama ruota attorno alla vita felice di Gerda ed Einar Wegener, una coppia di pittori danesi perfettamente inseriti nel menage della mondanità sociale degli anni 20’. Lui è un artista molto affermato nel giro delle gallerie d’arte, lei è ancora indecisa sulla strada da intraprendere nel campo della pittura e si concentra solo sulla mera ritrattistica occasionale in attesa di scovare la più adatta fonte d’ispirazione. Un giorno la modella di Gerda è in ritardo ed Einer si offre di posare al suo posto per aiutare l’amata consorte. Il contatto con le calze di nylon, il fruscio della seta ed i tacchi in pelle ricamata faranno emergere un lato da tempo assopito e represso dal giovane ragazzo, che prenderà il nome di Lili Elbe. Struggente, appassionata la storia tra Alicia Vikander ed Eddie Remayne (premio oscar come miglior attore protagonista per “La Teoria del tutto” nel ruolo di Stephen Hawking) è una fiamma inestinguibile, fatta di comprensione e totale consacrazione alla persona amata. Al loro fianco vi sono personaggi marginali, ma vere e proprie chiavi di volta del filo narrativo come Ben Whishaw nel ruolo di Henrik, un giovane poeta che s’innamora di Lili, Amber Heard in quello dell’etoile Oola Paulson e Matthias Schoenaerts che interpreta Hans Axgil, amico d’infanzia e prima grande infatuazione sentimentale di Einar.

Punto forte del lungometraggio trucco e costumi, perfettamente conformi con l’epoca e veicoli stessi del disagio vissuto dal protagonista. Il film, diretto da Tom Hooper e tratto dal romanzo di David Ebershoff La Danese (2002), è indubbiamente una delle rivelazione cinematografiche di questo 2016 e, seppur l’Academy non si sia ancora espressa, la candidature dei due protagonisti rispettivamente a miglior attore protagonista e miglior attrice non protagonista sono il segno della forte intensità emotiva che viene trasmessa in costante crescendo al pubblico.

Lucia Anselmi

Nata e cresciuta in Toscana sopravvive in attesa della tesi di laurea nel ridente paesino di Casola in Lunigiana, che ha ribattezzato con l’allegro nomignolo di Melancholia. Negli anni ha sviluppato notevoli dipendenze per le serie tv, i film di Lars Von Trier e i fumetti Marvel. Dopo aver confutato l’inestienza effettiva della scuola per mutanti del professor Charles Xavier, ha deciso di buttarsi nel mondo del giornalismo dove sta terminando il praticantato da pubblicista.
Pulsante per tornare all'inizio