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I cosplayers vincono: niente più like per essere giurati

I Cosplayers si fanno sentire, presto si tornerà alla tradizione

I Cosplayers in rivolta sembra abbiano ottenuto, in breve tempo, una vittoria sfavillante.

I Cosplayers si fanno sentire, presto si tornerà alla tradizione

Soltanto ieri vi avevamo messi al corrente di un aberrazione nel mondo del cosplay, di cui non eravamo neanche noi a conoscenza fino a quel momento: i “like” per essere parte di una giuria di Cosplay alla fiera di Novegro.

Avevamo espresso i nostri dubbi riguardo a questa modalità di  selezione dei giurati che non garantiva, a nostro parere, sufficienti garanzie di riscontro, nella persona prescelta, dei requisiti fondamentali per poter ricoprire il ruolo: conoscenza, esperienza e competenza.

Ci siamo poi chiesti se, in un ambiente già piagato da altri problemi, ed all’interno di manifestazioni che già in termini generali tendono ormai smaccatamente al commerciale, fosse il caso di aggiungere benzina al fuoco (anche se, indubbiamente, una tale politica avrebbe attirato di certo molta attenzione sull’evento grazie al passaparola di chi vuole farsi votare e di chi vuole votare).

Goliardia non vuol dire mancanza di serietà

E’ chiaro il carattere goliardico e festoso di questo tipo di eventi, come è stato sottolineato spesso su Facebook dagli organizzatori. Tuttavia a nostro parere non era un motivo sufficiente per cestinare un sano spirito meritocratico in un ambito dove ancora non è stata canonizzata la deriva “social” massificante che ha investito altri campi del mondo nerd.

I cosplayers hanno reagito

CosplayersA quanto pare le stesse domande se le sono posti i cosplayers, e sono stati anche molto critici riguardo a questa scelta, considerandola addirittura un’ombra pesante sulla serietà della manifestazione. Alcuni hanno persino messo in dubbio l’utilità di partecipare o meno al contest. Ebbene non è passato molto tempo dopo che noi abbiamo – raccogliendo i dubbi dei cosplayers ed esprimendo i nostri – pubblicato il primo articolo, perchè l’organizzazione cambiasse rotta. E’ ora visibile su Facebook un annuncio che informa che dalla prossima manifestazione le regole torneranno nell’alveo di quella che tutti i cosplayers avevano considerato finora la normalità.

Cosplayers, tranquilli! Sarà tutto come prima

Resta ancora da capire l’origine di questa idea balzana. Come potete vedere nel post Facebook sembra sia stata una boutade basata sulla presenza numerosa di “esperti” nei commenti su Facebook. Presumiamo e speriamo sia così, anche se non possiamo ignorare il fattore richiamo che un contest basato sui like avrebbe avuto nell’ambiente. Richiamo che difficilmente può essere sfuggito all’organizzazione. In ogni caso ci riserviamo di interpellarli in un articolo successivo per presentare, come è giusto, il loro punto di vista.

Le polemiche

Non gradiamo particolarmente però l’incipit del comunicato, che attribuisce agli organi di stampa la colpa di uno “scandalismo” esagerato ed alla mancanza di informazione approfondita. A noi la notizia è giunta grazie alla nostra vicinanza all’ambiente cosplay, e quindi non siamo stati gli unici a “capire male”, ma con noi lo hanno fatto anche tanti cosplayers. La domanda è: anche se fosse stato tutto un grande equivoco, sarebbe stata colpa dei cosplayers non capire o dell’organizzazione non essersi fatta capire a dovere?

Un’analisi a freddo degli eventi ci aiuterà a capire meglio. Nel frattempo è sicuramente una buona notizia per i cosplayers e gli appassionati.

Joliet Jake

Nato in una assolata e ridente (?) valle ai confini con la Svizzera, Joliet Jake sfruttò, dalla nascita, questo profluvio di orologi e cioccolato per la sua crescita. Un’errata proporzione nel mix ottenne lo straordinario risultato di farlo arrivare sempre in ritardo e di dipendere dal cioccolato per la propria sopravvivenza. Informatico per passione, ha molti interessi e mirabilmente riesce a fallire in tutto in modo omogeneo. Autore di testi di vario genere per formazione e velleità, si prodiga nella redazione di castronerie astrali. Vi conviene leggere i suoi scritti prima che scompaia ed il suo genio venga riconosciuto postumamente da archeologi in cerca di reliquie letterarie(digitali) di alto lirismo. Che però saranno convinti che la lingua dei testi sia il turcomanno antico.
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